Qui Trento. L’ambiente in Trentino: pubblicati gli approfondimenti su rifiuti e aria
Due pubblicazioni che presentano in modo sintetico, completo e significativo i dati a disposizione dell’amministrazione provinciale in tema di rifiuti e qualità dell'aria
L’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (Appa) ha pubblicato due approfondimenti del Rapporto sullo stato dell’ambiente del Trentino, relativi alle tematiche rifiuti e aria, in attesa della nuova edizione dell’intero Rapporto, prevista per il 2024.
Il principale obiettivo del Rapporto sullo stato dell’ambiente del Trentino, la cui redazione è affidata dalla normativa provinciale all’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (APPA), è quello di fornire ai soggetti interessati – dagli addetti ai lavori, agli amministratori, alle imprese, ai semplici cittadini – un quadro d’insieme dello stato di salute dell’ambiente trentino, che permetta di valutarlo su basi scientifiche e rigorose. Nel 2022 sono stati realizzati gli approfondimenti relativi alle tematiche rifiuti e aria.
I rifiuti
Riguardo ai rifiuti urbani, l’approfondimento evidenzia un lieve aumento della produzione nel biennio 2020-21 rispetto al 2019, con il passaggio dai 448,1 kg/anno prodotti nel 2019 ai 460,9 kg/anno prodotti nel 2021. Lieve aumento rilevato anche nella percentuale di raccolta differenziata, che è passata dal 77,9% del 2019 al 79,1% del 2021, facendo tuttavia registrare problemi di qualità, con impurità presenti soprattutto nel multimateriale e nell’organico: si può stimare che, a causa di queste impurità, solo il 70% dei rifiuti urbani differenziati in Trentino sia stato poi effettivamente mandato a recupero, mentre il resto è finito a smaltimento.
Riguardo ai rifiuti speciali, invece, l’approfondimento rileva una situazione in lieve miglioramento per quanto riguarda la produzione e sostanzialmente positiva per quanto riguarda la gestione. In particolare, per quanto riguarda i rifiuti speciali non pericolosi, risulta evidente un calo della produzione nel triennio 2018-20 (ultimi dati disponibili); il calo registrato nel 2020, tuttavia, è certamente dovuto alle misure di contrasto alla pandemia di Covid-19, che hanno comportato il fermo di numerose attività.
La produzione di rifiuti speciali pericolosi è invece altalenante, ma piuttosto stabile (a differenza degli anni precedenti in cui era cresciuta). Il recupero è stata la modalità di gestione preponderante, mentre l’avvio a smaltimento è avvenuto in misura inferiore.
L’aria
Per quanto riguarda l’aria, l’approfondimento di Appa segnala che nel biennio 2020-21 gli inquinanti atmosferici presenti in concentrazioni più rilevanti hanno continuato a essere le polveri fini e ultrafini (PM10 e PM2,5), il biossido di azoto (NO2) e l’ozono (O3), con il superamento dei limiti fissati dalla normativa nazionale solo nel caso dell’ozono e un posizionamento appena sotto il limite per il biossido di azoto. Va peraltro precisato che i livelli di concentrazione raccomandati per tali inquinanti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2021, dei quali tiene conto anche la proposta di nuova Direttiva europea sulla qualità dell’aria pubblicata nel 2022, sono decisamente più ambiziosi, e per questo la Provincia autonoma di Trento ha già in previsione di adeguarsi, in primis con l’aggiornamento del Piano provinciale di tutela della qualità dell’aria.
I due approfondimenti possono essere consultati all’indirizzo https://rapportoambiente.provincia.tn.it