Vino verde – La Franciacorta taglia tremila tonnellate di CO2
Emissioni ridotte grazie al primo di progetto di monitoraggio nazionale. E ad aprile (Vinitaly) il ministero dell’Ambiente presenterà i risultati dell’eco-etichetta applicata alla viticoltura italiana
Con la viticoltura sostenibile, la Franciacorta ha ridotto le proprie emissioni di CO2 per tremila tonnellate. È quanto emerso a Erbusco, centro vitale della produzione lombarda di vino, al convegno dedicato alla presentazione dei risultati del progetto mirato alla riduzione delle emissioni di gas serra attraverso il primo programma di monitoraggio nazionale condotto proprio in Franciacorta.
“Possiamo affermare che il territorio ha intrapreso un percorso virtuoso – ha riferito Pierluigi Donna di Sata, studio agronomico – testimoniato da un netto miglioramento del proprio bilancio ambientale, con un contenimento di emissione pari a quasi tremila tonnellate di CO2, sulle aziende monitorate, che salirebbero a oltre cinquemila proiettando il dato su tutta l’area franciacortina”.
Il consorzio Franciacorta è stato il primo in Italia a essere monitorato. L’analisi ha preso in esame oltre venti realtà produttive, 1.500 ettari di superficie vitata, pari a circa il 60% di tutta la Docg. Interessante l’apporto di energia da fotovoltaico, pari al 7% del fabbisogno energetico complessivo del consorzio.
Viva sustainable wine – Sarà presentata il 7 aprile al Vinitaly di Verona “Viva sustainable wine”: l’etichetta voluta dal ministero dell’Ambiente per tracciare la qualità ambientale della filiera e incoraggiare l’eco-sostenibilità del comparto vitivinicolo italiano. Nove aziende del settore (fratelli Gancia & Co, Masi Agricola, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Castello Monte Vibiano Vecchio, Planeta, Tasca d’Almerita e Venica&Venica), grazie all’individuazione di quattro indicatori – aria, acqua, territorio e vigneto – hanno potuto misurare attraverso un’auto valutazione l’impatto della loro produzione in termini di sostenibilità e intraprendere in tal modo, su base volontaria, un percorso di miglioramento.
Il progetto è stato lanciato nel 2011.