Corte dei Conti, Enel deve impegnarsi sulla riduzione dell’indebitamento
La società guidata da Starace dovrà mettere mano alla riduzione dei costi operativi e alla dismissione delle attività non strategiche
Enel deve mettere mano alla riduzione del suo indebitamento. Lo evidenzia la Corte dei Conti nella sua relazione sullo stato di salute della gestione finanziaria del gruppo energetico.
La Corte "raccomanda, anche in considerazione del leggero incremento" del debito "registratosi alla fine del 2015 (+0,4%) e delle prospettive ancora incerte, di proseguire con il massimo impegno nelle azioni volte all'ottimizzazione degli investimenti, alla riduzione dei costi operativi e al completamento del programma di dismissione di partecipazioni non strategiche, in vista di un'ulteriore progressiva riduzione del livello di indebitamento".
La Corte ha comunque valutato positivamente il risultato relativo all'entità dell'indebitamento finanziario netto di gruppo, che conferma il percorso intrapreso da Enel, a partire dal 2009, in direzione della sua progressiva contrazione (-13,487 miliardi di euro circa, pari al -26,5%, nel periodo 2009/2014).
Costo personale in aumento, nonostante sia in calo - La consistenza del personale dipendente del gruppo a fine 2014, rileva la Corte dei Conti, era di quasi 69milz unità, in diminuzione del 2% rispetto all'esercizio precedente; è, nondimeno, aumentato (in misura pari al 6,8%) il costo complessivo del personale, principalmente a causa degli oneri connessi al piano di cessazione anticipata e volontaria del rapporto di lavoro introdotto in Spagna nel corso dell'anno, che è stato solo parzialmente compensato dal minor costo conseguente alla riduzione della consistenza media; ove si guardi, invece, al solo costo complessivo per salari e stipendi, si registra un decremento dell'1,2%. Sono diminuiti in modo consistente i compensi previsti per i nuovi vertici societari (- 80,2% circa per il presidente del consiglio di amministrazione e -18,8 % circa per l'amministratore delegato/direttore generale), nonché quelli complessivamente percepiti dai Dirigenti con responsabilità strategiche (-18%, pari a circa 3,5 milioni di euro); in misura più contenuta (-5,9% circa), si è ridotto anche il compenso complessivamente previsto per i consiglieri di amministrazione non esecutivi. Il costo delle consulenze assegnate nel 2014 - con esclusione di quelle affidate dalle società del gruppo al di fuori del perimetro Italia e delle consulenze infra-gruppo - è ammontato a 20,9 milioni di euro, con un incremento del 28,2 % rispetto all'esercizio 2013; l'incremento è essenzialmente riferibile alle attività di consulenza, di cui la società si è avvalsa per le attività di carattere straordinario concernenti la riorganizzazione della struttura societaria in Spagna e in America Latina; al netto di tali oneri, l'importo complessivo delle consulenze assegnate nel 2014 si attesta a 11,3 milioni di euro, registrando un decremento del 30,6 % rispetto all'esercizio precedente.