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Rse, nuove prospettive per il mercato dei servizi di dispacciamento

where Milano when Mar, 29/03/2016 who michele

Abilitare le risorse attualmente escluse la proposta di Rse per un segmento che costa al consumatore quasi 2 miliardi di euro l'anno

rselogo.jpgQuali sono gli interventi che devono essere apportati al Mercato dei Servizi di Dispacciamento (MSD), alla luce del rinnovato quadro regolatorio europeo in fase di rielaborazione? La risposte a queste domande sono arrivate dal convegno: “Evoluzione di MSD: neutralità della fornitura e requisiti per l'abilitazione”, promosso e organizzato a Milano da RSE - Ricerca sul Sistema Energetico - nell’ambito della collaborazione che il centro di ricerca del Gruppo GSE ha in corso con l'Autorità per l'Energia sul dispacciamento elettrico. Obiettivo della giornata e, più in generale, dell'attività svolta è di verificare le condizioni, normative e tecniche, per allargare la partecipazione al Mercato dei Servizi di Dispacciamento a soggetti che oggi ne sono oggi esclusi: generazione di piccola taglia e fonti rinnovabili non programmabili.

La questione, come evidenziato nel corso dell’incontro da Cristian Lanfranconi di AEEGSI, è sul tavolo dei decisori e dei regolatori dell'UE che chiedono di superare le attuali barriere poste dalle singole normative nazionali per arrivare a un'armonizzazione in chiave comunitaria. Un obiettivo non facile da raggiungere, alla luce delle grosse differenze nelle caratteristiche dei sistemi di generazione e di rete che impongono, ragionevolmente, una suddivisione territoriale per marco aree sovranazionali piuttosto che un'unica normativa comunitaria e un processo per step, che metta in comune le diverse risorse degli operatori in queste aree.

In Italia il quadro per l'estensione di MSD ai nuovi soggetti è ancora in divenire. Il mercato dei servizi, nel suo complesso, pesa per circa 2 miliardi sulla bolletta (dati 2014, fonte TERNA). Un ampliamento della platea di soggetti in grado di offrire servizi su MSD ne aumenterebbe il livello di competitività e quindi potrebbe portare un beneficio in termini di riduzione dei costi complessivi.
L'analisi di RSE, presentata da Massimo Gallanti e Stefano Rossi, ha evidenziato quali potrebbero essere le evoluzioni del quadro normativo, per abilitare le FRNP, la generazione distribuita e le unità di consumo a partecipare al MSD. Attualmente la fornitura di servizi fa riferimento a un regolamento di rete redatto per una sistema di produzione tradizionale, ormai evoluto verso una generazione distribuita. La proposta contenuta nel lavoro di RSE è dunque quella di abilitare le risorse attualmente escluse anche attraverso un sistema di aggregazione che consenta di inserire nel mercato i soggetti con taglie inferiori a 10 MVA, requisito minimo oggi per poter offrire servizi sul MSD. A questo si potrebbe anche aggiungere una maggior differenziazione dei servizi offerti, separando ad esempio l'offerta di secondaria a salire e a scendere e introducendo la possibilità di offerte distinte per ogni servizio (abilitanti ad esempio gli impianti eolici). Requisiti meno complessi potranno facilitare la neutralità della fornitura ed estendere la partecipazione ad un insieme più ampio di risorse.

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