La Russia finanzia la costruzione di una centrale nucleare in Bangladesh
Il premier bengalese Hasina ha firmato un accordo intergovernativo con Vladimir Putin per un prestito di 500 milioni di dollari.
Anche il Bangladesh avrà il nucleare. All’inizio di ottobre, nel distretto di Pabna, è stato dato il via al cantiere della prima centrale nucleare del Paese. Partner dell’operazione è Rosatom, la società di Stato russa che ha il monopolio per l’energia atomica, che si occuperà della realizzazione. La posa della prima pietra è avvenuta nel corso di una cerimonia alla presenza del primo ministro, Sheikh Hasina, e del numero uno di Rosatom, Sergej Kirienko.
Lo stesso giorno, la Bangladesh Atomic Energy Commission ha firmato il contratto per sviluppare il progetto della futura centrale con una controllata di Rosatom. L'impianto di Rooppur sorgerà sulla riva orientale del fiume Padma, 160 chilometri a nord-ovest di Dhaka su un'area di 105 ettari, e dovrebbe diventare operativa - a quanto hanno detto i partner russi - nel 2020. L'impianto disporrà di due reattori, che metteranno a disposizione della rete elettrica bengalese 2.000 MW di potenza.
“Credo che stiamo realizzando uno dei grandi sogni del nostro Paese'”, ha detto Hasina, la quale ha reso noto che la nuova centrale coprirà il 10% del fabbisogno energetico del Paese nel rispetto delle più severe norme di sicurezza previste dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea).
L'obiettivo del governo è la sicurezza energetica per un Paese che soffre di costanti black-out, dove solo la metà dei 150 milioni di abitanti ha accesso all'elettricità e che conta per lo più su risorse importate, come il gas naturale. Il Bangladesh è, però, anche un'area soggetta a periodici disastri naturali e questo ha sollevato le paure e le critiche degli ambientalisti nei confronti del nucleare. Secondo alcuni studi, il fiume Padma non sarà in grado in fornire l'acqua sufficiente per raffreddare i reattori, fattore che potrebbe causare incidenti.
Il paese lavora a questo progetto da decenni. Inizialmente per trovare sostegno tecnico e finanziario si era rivolta a Cina e Corea del Sud, ma alla fine è stata la Russia ad essere scelta per l'accordo; decisiva, in questo senso, la visita di Hasina a Mosca nel gennaio 2013, quando il premier pakistano firmò un accordo intergovernativo con Vladimir Putin per un prestito da parte russa di 500 milioni di dollari, volti a finanziare le prime fasi della costruzione dell'impianto nucleare.
Tuttavia, il costo totale della centrale di Roopuur non è stato ancora reso noto: si ritiene potrebbe arrivare fino a 10 miliardi di dollari, in gran parte a carico dei russi, come ha dichiarato all'agenzia nuclear.ru un portavoce di Rosatom.