Sei associazioni chiedono all’Autorità di cambiare la nuova tariffa progressiva
Adusbef, Codici associazione consumatori, Greenpeace, Italia Solare, Kyoto Club, Legambiente e WWF chiedono all’Autorità di fare un passo indietro sulla Riforma delle tariffe di rete e delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici
Gli effetti disastrosi dei cambiamenti climatici sono un problema sotto gli occhi di tutti, riguardo al quale tutti devono fare la propria parte, Autorità per l’Energia Elettrica compresa. È quanto affermano Adusbef, Codici associazione consumatori, Greenpeace, Italia Solare, Kyoto Club, Legambiente e Wwf in un comunicato.
Le associazioni chiedono all’Autorità di fare un passo indietro sulla Riforma delle tariffe di rete e delle componenti tariffarie, a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici di energia elettrica.
Una logica negativa - “Alla base della Riforma proposta dall’Autorità, vi è - sostengono le associazioni - la logica in base alla quale maggiore è il consumo di energia è maggiore sarà il risparmio. La Riforma, quindi, incoraggia il consumo di energia elettrica prelevata dalla rete, che è ancora prevalentemente prodotta da fonte non rinnovabile, disincentivando ogni forma di risparmio. Questa logica è assolutamente negativa, in quanto il maggiore consumo di energia unito all’inquinamento provoca l’innalzamento delle temperature e, quindi, i rischi concreti descritti da Obama nel suo intervento. Non solo, la Riforma aumenta i costi dell’energia elettrica in modo particolare per le fasce deboli della popolazione”.
“Con tale Riforma, l’Autorità propone in sostanza - conclude il comunicato - di eliminare ogni incentivo all’efficienza energetica, aumentare i costi energetici per la maggior parte degli utenti, incentivare l’utilizzo dell’energia elettrica dalla rete che, nonostante la grande crescita delle rinnovabili di questi ultimi anni, è ancora per la maggior parte prodotta da fonti fossili e inquinanti nelle grandi centrali termoelettriche, ostacolare gravemente la possibilità di fare generazione distribuita non inquinante da fonte rinnovabile per autoconsumo”.