Bortoni, bene la riforma delle tariffe elettriche, ma il mix energetico non cambierà
Il presidente dell'Autorità per l'energia ha voluto rassicurare le utilities sul peso crescente di rinnovabili e generazione distribuita
La riforma delle tariffe elettriche domestiche consente di modernizzare il Paese ma non è assolutamente sufficiente a cambiare verso al mix o all'utilizzo dei diversi vettori nel Paese. Lo ha detto Guido Bortoni, presidente dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico, nel suo intervento alla presentazione dell’ “Orange book” di Utilitalia e Utilitatis sull'efficienza energetica delle utilities.
L’elettricità non sostituirà il gas - “Nel mondo delle tariffe elettriche domestiche non stiamo immaginando uno stravolgimento di volumi”, spiega Bortoni. A chi si chiede se un maggiore ricorso al vettore elettrico, che “sarà predominante rispetto agli altri settori” porterà a “una grande sostituzione rispetto alle altre fonti”, il presidente Aeegsi spiega che in realtà “i numeri sono veramente piccoli”. Infatti, argomenta Bortoni, “se anche dovessimo immaginare un miglioramento del parco trasporti con pure un milione di auto elettriche, e se immaginassimo di sostituire anche apparecchiature interne di utilizzo dell'elettricità, ad esempio con frigo tutti A+++, e poi anche pompe di calore al posto di caldaie gas nel riscaldamento, mettiamo in gioco qualche miliardo di kilowattora, ma va tenuto conto che il settore gas vale “250 miliardi di kWh”. Ciò detto, “se ne sostituiamo qualcuno spingendo a un maggior uso dell'elettricità rispetto al gas tramite la riforma della tariffa domestica, non stiamo assolutamente generando stranded cost né sostituzioni epocali drammatiche del vettore” conclude il presidente Aeegsi.