Energia

Il progetto nella città di Binzhou ha riserve accertate di oltre 100 miliardi di metri cubi di gas naturale nel Mare di Bohai; le parole dell’ad di Eni al Cera Week

Il progetto di un terminal per il trattamento del gas naturale, il più grande del suo genere costruito dal giacimento petrolifero di Bohai, il maggior giacimento offshore della Cina, ha ufficialmente iniziato a fornire gas alle aree circostanti, secondo quanto dichiarato ieri dalla filiale di Tianjin della China National Offshore Oil Corporation (Cnooc). Il progetto nella città di Binzhou, nella provincia orientale cinese dello Shandong, è un importante progetto di affiancamento al terminal onshore per il campo di gas condensato Bozhong 19-6, il primo con riserve accertate di oltre 100 miliardi di metri cubi di gas naturale nel Mare di Bohai. Il progetto dovrebbe trattare fino a 1,3 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno. “Il giacimento di gas offrirà una fornitura più stabile e affidabile di energia pulita alla regione di Pechino-Tianjin-Hebei e a quella dell’area di Bohai, il che è di grande importanza per garantire la sicurezza energetica nazionale e ottimizzare la struttura energetica”, ha dichiarato Jiang An, direttore generale di una filiale della Cnooc di Tianjin.
 
Descalzi (Eni): calano le emissioni di metano
"Il gas è una fonte fondamentale per accompagnare la transizione energetica e dobbiamo proseguire con forza nella riduzione delle emissioni di metano a esso collegate. Nell'ambito della Oil & Gas Climate Initiative l’Eni è impegnata su questo obiettivo insieme alle altre compagnie associate". È quanto ha affermato l'ad dell’Eni, Claudio Descalzi, nel suo intervento al Cera Week, una delle più importanti conferenze globali dell'energia in corso in questi giorni a Houston. L’Oil&Gas Climate Initiative è il programma volontario a cui partecipano 12 compagnie energetiche per accelerare le azioni necessarie a raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi.