Energia

L’amministratore delegato di Saipem ha detto all’OMC che nel prossimo futuro il gas naturale giocherà un ruolo dominante nella guida della transizione

Grazie alla "scoperta del massiccio giacimento di gas Zohr, il più grande del Mediterraneo orientale, l'Egitto ha oggi una grande opportunità e l'ambizione legittima di trasformarsi nel centro del gas della regione del Mediterraneo". È quanto sostenuto, in un passaggio del suo intervento all’Omc a Ravenna, Stefano Cao (nella foto), amministratore delegato di Saipem, secondo cui il progetto Zohr è, per il settore, "un punto di riferimento". Anche perché, ha osservato, "la domanda di gas cresce molto più veloce del petrolio o del carbone. Nel prossimo futuro il gas naturale giocherà un ruolo dominante nella guida della transizione come la commodity che ci permetterà di passare a un'era a basse emissioni di carbonio".
 
A giudizio di Cao, "Zohr rappresenta un progetto di estremo significato economico e politico per l'Egitto e per l'intera regione del Mediterraneo per una serie di motivi. Prima di tutto il ruolo preminente del gas nella fase di transizione, ma soprattutto per l'approccio innovativo per trovare modalità non convenzionali per sviluppare progetti convenzionali e nuovi schemi di collaborazione che hanno raggiunto un time to market da record". Tanto che, ha proseguito, "oggi il progetto Zohr è considerato nel settore un punto di riferimento, una sorta di nuovo modello target nell'era della transizione, poiché ha aperto un nuovo modo di collaborazione tra tutti gli stakeholder che ha drasticamente cambiato i paradigmi sullo sviluppo del progetto.
 
“Zohr - ha evidenziato ancora l'ad della compagnia energetica - rappresenta un esempio di grande successo sia per Saipem che per il nostro cliente". Al riguardo, ha aggiunto Cao, "essenziale è stata la fiducia reciproca tra noi, i nostri clienti e i nostri stakeholder che ha portato a un approccio commerciale diretto, aperto e trasparente".