La Cina concede un prestito-monstre a Naftogaz per sostenere il carbone
L'obiettivo del finanziamento da 3,7 miliardi è l’attuazione del programma nazionale ucraino, che punta a ridurre il consumo di metano russo sostituendo parzialmente il gas con il carbone come fonte energetica
La Banca cinese per lo sviluppo ha concesso un prestito da 3,7 miliardi di dollari (circa 2,8 miliardi di euro) alla società energetica statale ucraina Naftogaz. L'obiettivo del finanziamento è implementare il programma nazionale ucraino, che punta a ridurre il consumo di metano sostituendo parzialmente il gas con il carbone come fonte
energetica.
L'Ucraina, che dal punto di vista energetico dipende largamente dalla Russia, ritiene iniquo il contratto per il metano siglato dall'allora premier Julia Timošenko con Mosca nel 2009, lo stesso per il quale la leader dell'opposizione è stata condannata a sette anni di reclusione in un processo che Ue e Usa ritengono di matrice politica.
Quell'accordo ha fissato il prezzo pagato da Kiev a poco più di 400 dollari per mille metri cubi; da tempo il governo ucraino sta tentando di rinegoziarlo, finora senza successo. Con il denaro in arrivo dalla Cina, fa sapere l'agenzia Itar-Tass, Kiev punta a costruire diversi impianti per produrre energia sfruttando delle miscele acqua-carbone e tre impianti per la gassificazione del carbone.