Black energy – Entro dieci anni il carbone scavalcherà il petrolio sul tetto delle fonti globali
La previsione arriva dal direttore dell’Agenzia internazionale dell’energia (Aie), Maria van der Hoeven. E si basa sulla forte richiesta proveniente da Cina e India
Entro dieci anni al massimo il carbone potrebbe sottrarre al petrolio il primato tra le fonti di approvvigionamento d’energia nel mondo. Lo afferma il direttore dell’Agenzia internazionale dell’energia (Aie), Maria van der Hoeven, valutando la forte richiesta della Cina ma anche dell’India.
Oggi il carbone rappresenta circa il 28% dell’energia consumata nel mondo ed è la prima fonte di elettricità, secondo l’Aie.
“Grazie a risorse abbondanti e a una domanda insaziabile di elettricità da parte dei mercati emergenti, il carbone ha rappresentato circa la metà dell’aumento della domanda mondiale di energia nel primo decennio di questo secolo”, osserva l’organizzazione energetica dei paesi sviluppati. Secondo un rapporto dell’Agenzia, nel 2017 il consumo di carbone dovrebbe rappresentare 4,32 miliardi di tonnellate di petrolio equivalente, molto vicino ai 4,4 miliardi dell’oro nero.
La Cina, che costruisce molto di frequente centrali elettriche a carbone, ha rappresentato l’anno scorso il 46,2% del consumo mondiale e potrebbe raggiungere quota 50% nel 2014. Da parte sua, l’India nel 2017 dovrebbe scalzare gli Stati Uniti dal secondo posto nella classifica dei maggiori consumatori mondiali di carbone.
Il calo di consumo negli Usa – grazie alle riforme green di Obama – ha portato ad esportarlo in Europa, dove il costo è calato dai 130 dollari la tonnellata nel marzo 2011 agli 85 dollari del maggio scorso.