Consumi petroliferi. In novembre gli italiani hanno bruciato più carburanti
A novembre volano i consumi di jet fuel (+10,3%) e benzina (+5,8%) positivi anche i bunker per la marina (+0,6%) e gpl auto (+0,8%). Rallentano i consumi industriali. Prezzi inferiori per benzina e gasolio rispettivamente di 8 e 19 centesimi euro/litro rispetto a un anno fa. I dati di Unem
In novembre le vendite di prodotti petroliferi sono cresciute dello 0,9% rispetto a un anno fa, sostenute ancora una volta dal buon andamento dei carburanti, centrali per la mobilità di persone e merci, in particolare la benzina e gasolio, che insieme rappresentano il 61% del totale delle vendite. Lo rivela Unem nel suo consueto aggiornamento mensile. La benzina incrementa la sua crescita (+5,8%), insieme con il jet fuel (+10,3%). Progresso anche per il gpl autotrazione (+0,8%), mentre il gasolio autotrazione rallenta, ma solo per effetto della flessione dell’extrarete (-2,4%).
I prezzi al consumo dei carburanti in novembre sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto ad ottobre (quando avevano toccato i minimi dell’anno), con un aumento medio inferiore ad un centesimo. Rispetto in novembre 2023 si registra una riduzione per la benzina di 8 centesimi euro/litro, mentre sul gasolio di ben 19 centesimi.
A livello di prezzo industriale (al netto delle tasse), sia la benzina che il gasolio si mantengono al di sotto della media dell’area euro per due centesimi.
I prezzi dei carburanti in novembre sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto ai minimi di ottobre, con la benzina in media si è attestata a 1,757 euro/litro, ed il gasolio a 1,637 euro/litro entrambi in aumento di meno di un centesimo rispetto al mese precedente.
Il progressivo dei primi undici mesi 2024 mostra un incremento dei consumi dell’1,2% verso lo stesso periodo del 2023, nonostante i cali della termoelettrica, del petrolchimico e dei consumi delle raffinerie. Quanto ai consumi totali per la mobilità, nei primi undici mesi dell’anno risultano più alti di 1.254mila tonnellate (+3,4%) rispetto a quelli dello stesso periodo dell’anno precedente. Complessivamente, benzina e gasolio presentano volumi superiori del 3,3% rispetto al periodo pre-pandemico.
Andamenti dei singoli prodotti
La benzina totale in novembre ha consolidato una tendenza al rialzo oramai strutturale, rilevando un incremento del 5,8% (+37mila tonnellate) rispetto in novembre 2023, con un andamento quasi identico per quella venduta sulla rete (+5,6%). Rispetto al livello pre-pandemico tali volumi sono superiori di oltre il 23% (+127mila tonnellate), il più alto del 2024; in lieve decremento il gasolio autotrazione che perde 21mila tonnellate rispetto ai livelli di un anno fa (-1,1%) a causa del -2,4% sul canale extrarete; il gpl autotrazione (+0,8%) registra per il quinto mese consecutivo un aumento, pur con un tasso di crescita in decelerazione.
Prosegue anche la dinamica di crescita dei volumi di carburante per aerei (jet fuel) che rispetto in novembre 2023 hanno rilevato un aumento del 10,3% (+33mila tonnellate), continuando ad attestarsi su livelli superiori al periodo pre-Covid (+4,7%). Anche per questo carburante, la variazione rispetto al 2019 del +4,7% è la più alta del 2024, identificando una dinamica che tende ad amplificarsi.
La domanda dei bunker si conferma in aumento per il sesto mese consecutivo (+0,6), con un forte incremento degli usi di gasolio (+8,5%) supportato dalla necessità per la flotta navale di rispettare le norme IMO. Rispetto al livello del 2019, complessivamente i bunker sono comunque ancora nettamente inferiori (-13,2%), nonostante la ripresa del traffico crocieristico, che vede le località del nostro Paese fra quelle più richieste dal turismo internazionale.
Prodotti in calo
Fra i prodotti in riduzione si segnalano: i lubrificanti che registrano una nuova flessione (-3,5%) ancora una volta frenati dal persistente andamento negativo degli usi industriali (-11,2% rispetto in novembre 2023, nono calo mensile consecutivo), mitigato da una variazione positiva degli usi motore (+4,8%); i bitumi, in controtendenza rispetto al lungo trend di crescita della prima parte dell’anno, confermano l’andamento negativo dell’ultimo quadrimestre (-1,8%); infine, la carica petrolchimica netta dopo mesi di andamento altalenante, segna per il secondo mese consecutivo un decremento, pari a 16mila tonnellate (-6,8%).
Immatricolazioni
Nel mese di novembre secondo i dati Anfia, le nuove immatricolazioni di autovetture mostrano un decremento dell’11,2% rispetto in novembre 2023, quarto calo consecutivo. In negativo tutte le alimentazioni (tradizionali e non), con le immatricolazioni delle auto a benzina diminuite del 12,1%, quelle a gasolio del 23,7%, quelle del gpl del 18,8%. Da segnalare la totale assenza di immatricolazioni di vetture a metano. In lieve calo anche le immatricolazioni delle auto ibride non ricaricabili (-0,4%), mentre le elettriche pure scendono del 16,9%.
Complessivamente, in novembre 2024 le nuove vetture immatricolate ad alimentazione “tradizionale” (49%) ed ibride (42,6%) raggiungono un peso del 91,6%, in calo di un punto rispetto alla quota di 92,6% di novembre 2023.
Consumi primi undici mesi 2024
Nei primi undici mesi 2024 i consumi petroliferi sono ammontati a poco più di 53,4 milioni di tonnellate, con un incremento dell’1,2% (+639mila tonnellate) rispetto allo stesso periodo 2023, mentre il totale delle sole vendite destinate al mercato, ossia al netto dei consumi legati alle attività di raffinazione, sono aumentate del 2,4% (+1.118mila tonnellate). Le vendite di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono risultate pari a 29,5 milioni di tonnellate (+2,2%, +627mila tonnellate verso lo stesso periodo del 2023) e superiori del 3,3% rispetto al livello pre-pandemico.
In particolare, rispetto ai primi undici mesi del 2023:
la benzina totale ha mostrato un incremento del 5,2% (+391mila tonnellate), con una crescita analoga della benzina venduta sulla rete;
il gasolio autotrazione ha evidenziato un aumento dell’1,1% (+236mila tonnellate), le vendite di gasolio, sia sulla rete (+0,2%) che sull’extra-rete (+2,8%), si mantengono in territorio positivo. Nei primi undici mesi questi due principali prodotti confermano la loro rilevanza per la mobilità, con trend positivi e diversificati per tipologia di trasporto: la benzina soprattutto nel trasporto passeggeri, il gasolio ancora limitatamente sostituibile per il trasporto merci.
Il carboturbo (jet fuel), avendo superato definitivamente le conseguenze negative della pandemia, segna un aumento dell’11,4% verso lo stesso periodo 2023; rispetto al livello record del 2019, i volumi 2024 sono addirittura superiori di 70mila tonnellate. Ad incidere positivamente una serie di fattori che hanno visto, oltre alla ripresa del turismo di lungo raggio, anche quella dei voli di affari e, per gli effetti dell’e-commerce, dei voli cargo.
Nei primi undici mesi 2024 sia i consumi di raffineria (-4,7%) sia quelli per la produzione di energia elettrica e termica (-6%) risultano in contrazione, conseguenza di una minore attività delle lavorazioni degli impianti rispetto al 2023 e anche dell’avvio della riconversione della raffineria di Livorno.
Per effetto dell’ultimo quadrimestre negativo, il bitume passa a segnare una contrazione se pur lievissima (-0,1%); mentre si assesta il recupero dei bunker (+4,3%) e si allarga il calo della carica petrolchimica netta (-2,5%), che perde ulteriori 67mila tonnellate rispetto al 2023.
Nei primi undici mesi 2024 le immatricolazioni di autovetture nuove evidenziano una contrazione complessiva dello 0,5% rispetto allo stesso periodo 2023. Le autovetture a benzina hanno rappresentato il 29,1% del totale (era il 28,1% nel 2023), quelle a gasolio il 13,9% (era il 17,9% nel 2023), mentre le ibride HEV si sono attestate al 40,1% (era il 36,3% nel 2023).
Quanto alle altre alimentazioni, nel periodo considerato, il peso delle auto a gpl è stato del 9,4%, a metano dello 0,1%, quello delle elettriche ricaricabili del 7,4% (ancora in netto calo rispetto al 2023), di cui 3,3% PHEV/Plug-in e 4,1% BEV.