Decisioni. Adriatico: scoperti giacimenti e assunte nuove 400 persone
Programmati dall’Eni i primi 500 milioni di investimenti per riavviare la ricerca e la produzione di fronte alla costa romagnola
Si fanno sentire i primi effetti positivi degli investimenti per 2 miliardi annunciati dall’Eni un anno fa nell’Adriatico centrale e settentrionale. Effetti come ritrovamenti di nuovo metano e come l’assunzione di nuovo personale.
Sono questi alcuni degli elementi illustrati nei giorni scorsi durante un incontro che si è svolto alla Sala Dantesca della Classense tra il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, le istituzioni, i sindacati, le imprese con l’Eni.
Il responsabile del distretto centro settentrionale dell’Eni, Diego Portoghese, ha informato che l’avvio degli investimenti - finora è stata spesa una parte pari a 500 milioni dei 2 miliardi di euro previsti - ha già spinto un aumento dell’occupazione nell’indotto di 400 persone rispetto al 2017, pari a un aumento di circa il 25%.
Qualche dettaglio: nel settore della sicurezza e della tutela ambientale nel 2018 verranno investiti 100 milioni di euro; inoltre è stata avviata una nuova campagna di razionalizzazione dei pozzi ed è stata incrementata significativamente l’attività di ottimizzazione della produzione. In particolare, vengono usate due piattaforme mobili: la Key Manhattan e e la Super Sundowner XIII.
Il nuovo presidente dell’Assomineraria, Luigi Ciarrocchi, responsabile Italia delle attività upstream dell’Eni, ha ricordato che l’utilizzo delle capacità del Green Data Center Eni di Ferrera Erbognone (Pavia), uno dei più potenti centri di calcolo al mondo, è stato possibile accelerare di circa tre anni la rivalutazione del potenziale minerario nell’offshore adriatico attraverso la rielaborazione dei dati 3D Adria del 1992.
La rivalutazione della prima delle tre aree programmate ha portato all’identificazione di alcuni pozzi con maggiori disponibilità di gas, rispetto alle prime rilevazioni di 26 anni fa. Su queste aree già dai primi mesi dell’anno prossimo lavorerà una terza piattaforma mobile.