Elezioni americane. Harris ha detto che se sarà presidente non metterà il bando al fracking
In ballo ci sono le sorti della Stato della Pennsylvania, che oggi è in bilico, e nel quale moltissimi posti di lavoro dipendono dallo shale gas e oil
Kamala Harris, la candidata democratica alla presidenza degli Stati Uniti a pochi mesi dalle elezioni sembra essere diventata estremamente pragmatica sui temi green controversi, come il delicatissimo ricorso al fracking, la tecnica di fratturazione idraulica del terreno per estrarre petrolio e gas naturale, contestato dagli ambientalisti. Ha detto in un’intervista che, se diventasse presidente, non metterebbe questa pratica al bando. In ballo ci sono le sorti della Stato della Pennsylvania, nel quale moltissimi posti di lavoro dipendono dallo shale e una presa di distanza democratica potrebbe far perdere questo stato, da sempre in bilico.
Un’idea diversa dal 2020
In verità Kamala Harris aveva modificato la sua posizione contraria già nel 2020 quando divenne candidata alla Casa Bianca. E in questi giorni di campagna da quelle parti ha rassicurato gli elettori che "come vice presidente non ho messo al bando il fracking, come presidente non lo farò".
Negli Stati Uniti circa 2 milioni di pozzi di estrazione avevano utilizzato la tecnica del fracking. Solo quattro Stati ne hanno proibito l’utilizzo: New York, nel 2010; il Vermont, in maniera preventiva, nel 2012; il Maryland, nel 2017; infine, di recente, lo Stato di Washington nel 2019.
Sul riscaldamento globale
Nel corso di un’intervista alla Cnn, Harris alla domanda sul riscaldamento globale ha poi detto: "ho sempre creduto, e ci ho lavorato, che sia una questione urgente a cui dovremmo applicare parametri che includono il rispetto delle scadenze nel tempo. Per poi aggiungere "abbiamo fissato degli obiettivi per gli Stati Uniti d'America e, per estensione, per il mondo intero, per quanto riguarda il raggiungimento di determinati standard di riduzione delle emissioni di gas serra, ad esempio. Questo valore non è cambiato" - ha detto.
Cos’è il fracking
Come è noto, la fratturazione idraulica può potenzialmente portare alla contaminazione delle falde acquifere, all’aumento di emissioni nell’atmosfera – in particolare di metano – nonché a un possibile aumento di sismicità nell’area interessata. L’utilizzo del fracking è, per questo, associato a un aumento di rischi di salute per la popolazione residente nelle aree circostanti a questi stabilimenti, in particolare per quanto riguarda l’aumento dell’incidenza di malattie respiratorie. Oltre al metano, questa tecnica è anche responsabile per l’emissione di agenti tossici come ossido di azoto, benzene e acido solfidrico.