Energia

Firmato il contratto di espansione con i sindacati che prevede anche formazione per 20mila risorse; pensionamento per 900 persone nei prossimi 5 anni

Eni e le organizzazioni sindacali di categoria hanno firmato il contratto di espansione introdotto nel 2019 dal decreto Crescita e prorogato con la Legge di Bilancio 2021, e che consentirà il ricambio generazionale, con l’introduzione di nuove competenze e nuovi mestieri attraverso l’assunzione di 500 risorse umane dal mercato del lavoro già nel 2021.

Eni, si legge in una nota, è impegnata inoltre a realizzare un importante investimento per la formazione e riqualificazione delle proprie persone a conferma della grande rilevanza strategica che la società attribuisce alle competenze, un patrimonio costruito nel tempo e che deve essere continuamente alimentato anche utilizzando le opportunità offerte dalle nuove tecnologie.

La formazione riguarderà circa 20mila risorse (per un totale di circa un milione di ore/anno) ed accompagnerà il percorso di trasformazione aziendale in corso valorizzando le professionalità esistenti e sviluppando le nuove. I programmi saranno erogati con il supporto di Eni Corporate University, centro di eccellenza della formazione Eni in Italia e nel mondo. L’intesa prevede infine l’adesione volontaria per l’accompagnamento alla pensione per un numero massimo di 900 risorse che matureranno, nel periodo di vigenza dell'accordo stesso, il requisito di accesso alla pensione entro i successivi 60 mesi.