Giacimenti. Basilicata. Total avvierà l’estrazione a Tempa Rossa all’inizio del 2018. La beffa delle autobotti
L’inizio della produzione è previsto per il primo quadrimestre. Portata massima a regime di 50mila barili al giorno. Oleodotto bloccato “per motivi ambientali”, il petrolio sarà portato da convogli di autobotti
L'avvio della produzione del giacimento petrolifero denominato Tempa Rossa "è previsto per il primo quadrimestre 2018, con un livello gradualmente crescente fino al raggiungimento della portata massima a regime di circa 50mila barili al giorno". Così la ministra per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, ha risposto a una interrogazione nel corso del Question Time, in sostituzione del ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda.
"È previsto il trasferimento del greggio prodotto nell'ambito della concessione, mediante oleodotto, alla raffineria Eni di Taranto, all'interno della quale devono essere tuttavia realizzati alcuni lavori di adeguamento delle strutture logistiche per permettere lo stoccaggio e il carico del grezzo su navi petroliere".
A giugno 2015, ha proseguito la ministra, "la società Eni ha chiesto quindi al ministero dello Sviluppo di essere autorizzata ad adeguare le strutture logistiche della Raffineria di Taranto, secondo quanto previsto da legislazione vigente. Il Ministero ha curato l'istruttoria, acquisendo tutti i pareri previsti dalla normativa del settore, ad eccezione del parere del Comune di Taranto il quale, nonostante i ripetuti solleciti, non ha mai fatto pervenire alcuna risposta". Soprattutto, manca ancora l'intesa con la Regione Puglia, necessaria per poter rilasciare l'autorizzazione, tanto che "lo scorso 23 giugno, il ministero ha rimesso alla deliberazione del Consiglio dei ministri il superamento della mancata intesa regionale".
Non a caso - ma questo la ministra Finocchiaro non l’ha detto - la Total ha dovuto avviare una procedura Via per poter portare il petrolio estratto a Tempa Rossa non tramite l’oleodotto, il cui progetto è bloccato per motivi “ambientali”, bensì con lunghe carovane di autobotti. A beneficio dell’ecologia.