Prezzi dell’energia, nel Ddl Bilancio 1,8 miliardi contro il caro-bollette nel prossimo trimestre
Tra le misure, l’azzeramento degli oneri generali di sistema applicato alle utenze elettriche domestiche e alle utenze non domestiche
Per contenere gli effetti del caro-bollette su famiglie e imprese nel primo trimestre 2022 la dotazione del Ddl di Bilancio è stata aumentata di 1,8 miliardi. L’approvazione dopo l’annuncio del premier Mario Draghi.
Le misure adottate
Le misure prevedono la copertura di varie voci, tra le quali: azzeramento degli oneri generali di sistema applicato alle utenze elettriche domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW, in continuità con quanto già previsto per il quarto trimestre 2021, e la sostanziale riduzione degli oneri per le restanti utenze elettriche non domestiche; riduzione dell'Iva al 5% per il gas naturale, per tutte le utenze; sostanziale annullamento, come già previsto nel quarto trimestre 2021, degli oneri di sistema per il gas naturale, per tutte le utenze, domestiche e non domestiche; nuovo potenziamento del bonus applicato ai clienti domestici del settore elettrico e del gas naturale in condizione economicamente svantaggiata al fine di compensare, per questi utenti, l'incremento dei prezzi della fornitura nel trimestre ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute.
Arriva la rateizzazione
Nell'emendamento omnibus al Ddl di Bilancio in commissione Bilancio del Senato, il Governo ha poi deciso di consentire la possibilità di un piano di rateizzazione in 10 mesi per le famiglie che non avranno fatto fronte al pagamento delle bollette elettriche e del gas nel primo periodo del 2022. La norma prevede che, in caso di inadempimento per le fatture di elettricità e gas emesse nel periodo gennaio-aprile 2022 per gli utenti domestici, gli esercenti alla vendita siano tenuti ad offrire un piano di rateizzazione in 10 mesi al massimo, con pagamento senza interessi. Le modalità saranno definite da Arera, che potrà anche prevedere un’anticipazione agli esercenti, entro il tetto di 1 miliardo, nel caso in cui la rateizzazione riguardi più del 3% dei clienti finali aventi diritto alla stessa.