Sardegna. Stoccaggio gas a Torpè, il Comune propone altri siti
Il progetto è nato nel lontano 1999, ma il sindaco vuole che sia lontano dalle abitazioni
"Sono tante le notizie che, in queste settimane, stanno alimentando il dibattito nato sul lungo e articolato iter di programmazione e realizzazione, da parte di Medea-Italgas, del deposito di GNL di Torpè. Un impianto che vogliamo per il paese, ma non vicino alle abitazioni di Istrumpadoglios. Ecco perché oggi è necessario più che mai fare chiarezza su come sono andate le cose". Lo ha detto il sindaco di Torpè, Martino Sanna.
La storia, la proposta
"Il progetto ha mosso i primi passi nel lontano 1999 con l'Accordo di programma sulla metanizzazione intercorso tra Governo nazionale e Regione Sardegna, su cui erano già state allocate le risorse e su cui sono stati apportati degli aggiornamenti nel 2005 e poi nel 2006 con lo stanziamento specifico dei fondi per i diversi territori dell'Isola (per Torpè verso l'Organismo di Bacino 11) e una prima realizzazione degli atti progettuali". "Come amministrazione comunale non abbiamo mai indicato a Medea l'area di Istrumpadoglios per la realizzazione dell'infrastruttura di stoccaggio - ha ricordato Sanna - così come amministrazione comunale non abbiamo mai dato il via libera e il nostro assenso per la realizzazione dell'opera in tale sito. Al contrario, abbiamo proposto altre aree e siamo disposti ancora a trovarne di nuove qualora Medea fosse interessata a venire incontro alle esigenze dei residenti di Istrumpadoglios, spostando il deposito in una nuova zona".