Lo Sviluppo economico concede agli australiani l'ampliamento della ricerca al largo di Ravenna
La compagnia Po Valley ottiene l’allargamento della concessione. Ricorso al Tar di alcune associazioni
Il ministero dello Sviluppo economico ha autorizzato la società petrolifera australiana Po Valley Operations ad ampliare una concessione già esistente - riperimetrando la superficie precedentemente concessa - estendendo così le attività di ricerca di gas e petrolio in mare al largo di Ravenna, che passa da 197 chilometri quadri a 526 chilometri quadri.
Ampliamento non vincolato - Una parte della concessione ricade entro la distanza di 12 miglia dalla costa, nella quale dal giugno 2010 vige il divieto di attività petrolifere; tuttavia il divieto non vale per i permessi avviati prima che entrasse in vigore. La concessione è stata ritenuta un ampliamento della concessione precedente, e quindi non sottoposta al vincolo.
Alcune associazioni (Fondo Ambiente Italiano, Greenpeace, Legambiente, Marevivo, Touring Club Italiano e Wwf) hanno fatto ricorso al Tar Lazio contro la Po Valley e contro gli organi pubblici che hanno concorso a dare il via libera al progetto, fra i quali i ministeri dello Sviluppo Economico, dell'Ambiente, delle Infrastrutture e dell'Agricoltura, Regione Emilia Romagna, Comune di Ravenna e Ispra. “Una palese violazione della legge”, protestano le associazioni.