La via del metano liquido. Malacarne (Snam): il Gnl anche per navi e camion
Sulla rivista Elementi lo scenario del presidente della società di trasporto del gas. I contratti take-or-pay. I combustibili di transizione. Il biogas
“L'ampia disponibilità di Gas naturale liquefatto-Gnl sui mercati globali apre le porte all'impiego del gas anche nei trasporti stradali e marittimi”; questi sono “elementi che daranno vita a una nuova fase di sviluppo per il Gnl, arrivato in Europa, negli ultimi anni, con il contagocce, ma che, complice anche un aumento della domanda a fronte del declino della produzione interna, tornerà a svolgere un ruolo importante”. Lo dice Carlo Malacarne, presidente Snam, sul tramonto del modello take or pay nel mercato internazionale del gas, e sulla sicurezza degli approvvigionamenti, nel suo intervento nell'ultimo numero di Elementi, house organ del gruppo Gestore dei servizi energetici-Gse, visibile sul sito www.gse.it.
Integrare i mercati dell’energia - “La significativa contrazione della domanda negli ultimi anni, unita all'esigenza degli utenti del sistema gas di prodotti sempre più su misura, hanno creato i presupposti per un ricorso massiccio ai contratti spot rendendo il mercato estremamente liquido e orientato al breve termine; quindi, per rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti sarà fondamentale concludere il processo di integrazione dei singoli mercati energetici”.
I grandi corridoi europei - Però “occorre completare i corridoi europei e rendere effettiva l'interconnessione delle reti nazionali, oltre a lavorare per garantire un'ulteriore diversificazione delle fonti di approvvigionamento. I due interventi sono complementari: i corridoi sud-nord ed est-ovest potranno essere sviluppati solo se il network europeo sarà connesso ai paesi dell'area nordafricana e mediterranea e soprattutto al bacino del Mar Caspio. Oltre che ai terminali di rigassificazione europei oggi sotto-utilizzati”.
L’evoluzione delle regole - La Commissione Ue sta facendo grandi sforzi per rendere concreto il progetto di Unione Europea dell'Energia, che garantirebbe piena interoperabilità tra i singoli sistemi nazionali, rafforzando la sicurezza degli approvvigionamenti. “C'è un'evoluzione regolatoria positiva diretta all'armonizzazione delle normative in una logica sovranazionale, con l'obiettivo di favorire la liquidità, la concorrenza e la trasparenza dei mercati – scrive Carlo Malacarne, presidente Snam - passaggi importanti che consentono di ridurre i colli di bottiglia esistenti in alcune regioni europee e comportano una maggiore possibilità di interscambio tra i diversi Paesi”.
Il ruolo del gas - A parere di Malacarne, “nel mix energetico globale, il gas naturale è destinato ad avere un ruolo sempre più forte nel medio-lungo termine perché è il combustibile migliore per garantire la sicurezza delle forniture e la transizione verso la low carbon economy. Non è un caso che il rapporto della Commissione Ue sullo stato dell'arte dell'Unione indichi la necessità di misure supplementari per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni nei tempi prefissati, in cui le infrastrutture che l'Europa considera strategiche, i cosiddetti Pci (Projects of Common Interest), apportano un contributo importante. Un'altra misura può essere il biometano, un combustibile ancora più pulito del gas naturale tradizionale, in grado di dare un apporto positivo a un'economia fondata sulla sostenibilità e sulla circolarità nell'utilizzo delle risorse”.