Speranze. L'energia del futuro con il Gnl (metano liquido). Sicilia protagonista della rivoluzione verde
Anche gli armatori privati interessati ad abbandonare i combustibili petroliferi e alimentare le navi con gas liquefatto
Il workshop "Italia hub del gas naturale, opportunità Gnl per il Mediterraneo", che si è svolto ad Augusta (Siracusa), è stato un evento in cui dove istituzioni, imprese, operatori ed esperti del settore si sono dimostrati concordi nel vedere il gas naturale liquefatto, nuovo combustibile green, la soluzione ideale non solo per il traffico marittimo nel Mediterraneo ma anche per quello pesante terrestre dell'isola e, in prospettiva, del Paese. In dote, il Gnl porterà anche un'importante ricaduta in termini di occupazione e rinnovo del parco industriale marittimo e stradale legato al turismo di qualità, ai trasporti commerciali e alla cantieristica, proponendosi come futuro volano della Blue Economy e degli altri settori dell'economia.
La flotta a gas - Il workshop, organizzato da ConferenzaGnl in collaborazione con il Circolo Ufficiali della Marina Militare di Augusta, ha voluto mostrare quali soluzioni offre questo combustibile non solo per il porto di Augusta e per l'economia del mare siciliana ma per l'intera economia dell'isola e, in prospettiva, del Paese. Durante l'evento, organizzato sotto l'egida della Marina Militare, è stato anche illustrato il programma "Flotta verde", che prevede progetti di sorveglianza e manutenzione costiera effettuati con navi "pulite" alimentate a Gnl. Maria Concetta di Pietro, sindaco di Augusta, ha aperto i lavori sottolineando l'importanza in prospettiva del Gnl per Augusta: "Per il nostro territorio questa nuova tecnologia è molto importante per le possibili ricadute positive, per questo motivo la stiamo monitorando con grande attenzione".
Le tendenze internazionali - Intervenuto all'evento, il contrammiraglio Nicola de Felice, comandante marittimo Sicilia, ha presentato il nuovo progetto a tutela del mare delle unità della marina militare di Augusta: "La flotta verde è una sfida importante che la Marina si pone in qualità di forza armata promotrice di innovazione: il progetto di un combustibile alternativo a quello fossile. È un progetto che prevede tra l'altro la possibilità di utilizzare i motori delle nostre navi anche con il Gnl, energia pulita a basse emissioni che ci consente di confrontarci nel breve periodo con il problema dell'inquinamento marino". Durante i lavori Paolo d'Ermo, direttore Wec Italia, ha tenuto a sottolineare il contesto mondiale favorevole all'impiego del gas naturale e, in particolare, del Gnl: "C'è ampia condivisione a livello internazionale sul fatto che il gas naturale sia la fonte fossile che accompagnerà la transizione dei sistemi energetici verso la decarbonizzazione, trend per altro già in atto. L'Unione Europea, confermando la sua leadership ambientale, sta promuovendo gli utilizzi del gas anche in settori non tradizionali, come i trasporti terrestri e marittimi attraverso l'impiego diretto di Gnl. Le performance ambientali del gas naturale liquido assicurano una riduzione degli inquinanti atmosferici globali (CO2) e locali (zolfo, azoto, polveri sottili), in linea con le politiche di tutela ambientale di lungo termine sottoscritte dai maggiori governi a seguito della COP 21 di Parigi".
Il mercato potenziale - Diego Gavagnin, coordinatore scientifico di ConferenzaGnl, ha invece tracciato una stima delle ricadute della filiera Gnl: "Le analisi sul potenziale di mercato del Gnl nel Canale di Sicilia sono davvero confortanti. Il solo porto di Augusta ne potrebbe utilizzare per 500 mila tonnellate. Anche pensando ad un 10% di trasformazioni all'anno si giustifica un deposito da 5-10 mila metri cubi di capacità, che avrebbe un costo abbastanza contenuto, sui 30-40 milioni di euro. Un deposito che poi potrebbe alimentare anche il traffico terrestre pesante dell'isola, altre 500 mila tonnellate potenziali. Allora sì che si potrebbe parlare di Sicilia green nel cuore del Mediterraneo."
La posizione europea - Samuele Furfari, consigliere direttore generale energia Commissione Europea, è intervenuto in videoconferenza da Bruxelles: "L'incontro di Augusta è molto importante e dimostra la volontà di tutto il settore di entrare in una nuova era sostenibile grazie al gas, che è un'energia molto più pulita del gasolio, abbattendo drasticamente le emissioni nocive nell'ambiente, e impiegato già in molte zone mondiali. Ora occorre che questo accada anche nel Mediterraneo: non è facile, ma la strada è tracciata. Ci sono investimenti da fare e bisogna convincere gli armatori; la Marina Militare sta dando l'esempio".
Gli armatori privati - Presenti al workshop anche importanti player del settore privato, tra cui Lorenzo Matacena, consigliere d'amministrazione di Caronte, che ha illustrato i progetti aziendali legati alla nuova soluzione energetica: "La nostra azienda, che vanta 14 navi per il trasporto passeggeri nello Stretto, è molto interessata a questo tipo di combustibile. Intendiamo avere una nave alimentata anche a Gnl già entro il 2018, ma puntiamo ad incrementarne il numero. La strategia riguarda per ora solo lo stretto di Messina: in Italia dobbiamo essere bravi a sviluppare una rete estesa, come quella nel Nord Europa, grazie a nuove infrastrutture essenziali e a una normativa adeguata a supporto: in questo caso, la Sicilia potrebbe diventare davvero l'hub del Mediterraneo, visto che vanta il maggior numero di navi nell'area in grado di utilizzare il Gnl".