Biologico, volano in dieci anni gli acquisti online e i ristoranti
Lo evidenziano i dati BioBank; in crescita anche anche i gruppi d’acquisto e le mense. Un'azienda su quattro è guidata da un imprenditore con meno di 40 anni
E' una corsa inarrestabile quella del biologico: negli ultimi dieci anni l’incremento è stato anche a tre cifre, come il settore dell’e-commerce, che nel 2017 ha registrato un +325% rispetto al 2008, o i ristoranti bio, che nello stesso periodo hanno visto un +179%. A fotografare il settore, gli ultimi dati BioBank.
Ma il biologico cresce anche nei gruppi d’acquisto (+70%), nelle mense (+66%) e negli spacci aziendali, che registrano un aumento del 48%, e un maggior numero di operatori (2.879 aziende). A spiccare sono soprattutto le aziende che investono nella filiera corta, a dimostrazione di quanto la conoscenza diretta dei produttori e la fiducia nei loro confronti sia diventata un vero e proprio valore nonché un criterio discriminante nelle scelte dei consumatori.
Il settore è giovane: un’azienda bio su quattro è condotta da imprenditori che hanno meno di 39 anni (nel settore convenzionale la percentuale si ferma al 10%) e una su tre è al femminile.
Secondo la Firab (Fondazione per la Ricerca sull’Agricoltura Biologica), gli imprenditori bio hanno anche maggiori livelli d’istruzione, sono più motivati e consapevoli della scelta dell’agricoltura biologica, sono dotati di sensibilità ecologica ed etica e hanno infine una maggiore capacità di comunicazione, nonché abilità commerciali e capacità di “fare sistema”.
Di questi temi, del nuovo modo di fare la spesa e di produrre, delle prospettive e delle criticità si parlerà al Sana di Bologna, il più importante Salone Italiano del biologico. In particolare, il 7 settembre presso il Padiglione del ministero dell’Agricoltura si terrà un incontro dal titolo “Biologico italiano: fatti non parole”, organizzato e promosso da Aiab, con la partecipazione di Assocert Bio, Bio BanK e BioSud Tirol, e con la collaborazione di BioDiversity.bio.