800mila tonnellate all’anno di ortofrutta salvate dallo spreco con l’imballaggio Attivo Bestack
Il consorzio dei produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta partecipa a Roma alle iniziative della sesta Giornata nazionale di Prevenzione dello Spreco alimentare
Ogni anno nella grande distribuzione vengono sprecati 9,5 chilogrammi di cibo per ogni metro quadro di superficie di vendita negli ipermercati e ben 18,8 kg al metro quadro nei supermercati. Frutta e verdura sono in cima alla classifica dello spreco lungo la filiera, ma anche a casa del consumatore, dove la quantità di vegetali che finisce nella spazzatura ammonta, in un anno, a 36 chili pro capite.
Sono numeri che fanno riflettere, quelli veicolati dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market in occasione della sesta Giornata nazionale di Prevenzione dello Spreco alimentare, che si celebra in tutta Italia il 5 febbraio, promossa dal Ministero dell’Ambiente con la campagna Spreco Zero insieme all’Università di Bologna - Distal (Dipartimento Scienze e Tecnologie Agroalimentari) attraverso il progetto 60SeiZERO.
Anche Bestack, il consorzio dei produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta, celebra questa importante ricorrenza - che pone l’accento sull’importanza di consumi sostenibili e di pratiche più virtuose nella filiera distributiva - partecipando alle iniziative ufficiali della giornata contro il food waste che si tengono nella Capitale il 4 e 5 febbraio. In particolare, il consorzio sarà a Roma lunedì 4 febbraio per partecipare all’incontro “Growing best practices - Coltivare buone pratiche” in programma alle 10.30 presso la sede della FAO. Si tratta di un panel condotto da Massimo Cirri, autore e voce di “Caterpillar” su Rai Radio2, durante il quale sarà presentata una carrellata di buone pratiche illustrate da enti pubblici, aziende, scuole, cittadini.
Fra queste best practice c’è l’imballaggio Attivo di Bestack, il packaging smart che allunga la vita di frutta e verdura e riduce gli sprechi, messo a punto insieme all’Università di Bologna, nello specifico dal team del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari guidato dalla professoressa Rosalba Lanciotti. Grazie a un innovativo brevetto, frutto di sette anni di studi e ricerche, questo imballaggio in cartone ondulato di ultima generazione è pre-sanificato e più sicuro, consente di conservare la qualità dei prodotti ortofrutticoli per più tempo e riduce in modo significativo gli sprechi. Considerano il consumo di frutta e verdura in Italia, si parla di 800mila tonnellate di prodotti ortofrutticoli che ogni anno potrebbero evitare di finire nella spazzatura.
Le caratteristiche che rendono l’imballaggio Bestack uno strumento attivo - come suggerisce il nome stesso - contro lo spreco, sono date dal processo produttivo brevettato dall’Università di Bologna. Con apposite tecnologie viene nebulizzata nel cartone ondulato degli imballaggi una miscela di estratti di componenti di olii essenziali 100% naturali, che svolgono un’azione antimicrobica e regolatrice e posticipano i processi di marcescenza di frutta e verdura, allungando la shelf-life dei prodotti stessi. Questa innovazione permette di ridurre significativamente gli scarti dalla produzione al consumo, con percentuali di contenimento dello spreco superiori al 10% a seconda di prodotti e stagionalità.
“Chi si occupa di imballaggi, specie se per prodotti alimentari, oltre a tenere conto del proprio specifico ambito deve tenere in stretta considerazione anche le ripercussioni sul prodotto contenuto - dichiara Claudio Dall’Agata - . L’imballaggio Attivo in cartone ondulato di Bestack mantiene la frutta buona per più tempo, più igienica e con meno sprechi. Tutte premesse per contribuire a consumare più frutta e verdura, avere stili di vita più salutari e sostenibili e aumentare la redditività della filiera ortofrutticola, un comparto importante per il nostro Paese e per il relativo indotto”