Aipe, cala il mercato del polistirene espanso, ma tengono gli imballaggi
Lo rilevano i dati di Associazione Italiana Polistirene Espanso che ha elaborato l’annuale indagine statistica sull’andamento del mercato italiano dell’EPS riferito all’anno 2013
Il mercato del polistirene espanso fa segnare nel 2013 un calo del 3%, tiene invece il settore imballaggi. Lo rilevano i dati di AIPE - Associazione Italiana Polistirene Espanso - che ha elaborato l’annuale indagine statistica sull’andamento del mercato italiano dell’EPS riferito all’anno 2013. Basata sui dati dichiarati dai soci produttori di materia prima, la ricerca fornisce una foto concreta e aggiornata del business italiano dell’EPS (che sta per Polistirene Espanso Sinterizzato, un polimero resistente, versatile, leggero e sicuro che mantiene inalterate nel tempo le sue eccellenti proprietà isolanti). Lo studio è stato suddiviso nelle tre tecnologie produttive (blocco, preformati e perle sfuse) per i due principali settori applicativi (edilizia e imballaggio) e per gli altri utilizzi finali. Il dato – si legge in una nota – registra una flessione “contenuta considerando il perdurare della difficile situazione economica del nostro Paese che inevitabilmente si ripercuote anche nel settore delle materie plastiche”.
Con 69.000 tonnellate l’edilizia copre circa il 57% del mercato e si riconferma il principale settore applicativo, se pur con un calo del 4% rispetto al 2012 riferito soprattutto a blocchi, lastre e derivati (mentre cresce la tecnologia dei preformati). Tiene bene l’imballaggio con valori analoghi all’anno precedente, 49.000 tonnellate che corrispondono a circa il 40% del mercato complessivo.
Attraverso le aziende di trasformazione direttamente associate (38) e le realtà a loro collegate (17), AIPE rappresenta oggi circa l’80% del mercato di riferimento in termini di consumi.