Imballaggi

Lo “scarto” diventa opera d'arte, metafora di una rinascita sociale e di integrazione delle aree napoletane

Un site-specific diffuso, realizzato in quattro piazze della città di Napoli. Nel capoluogo partenopeo arriva Napoli Eden, un’ipotesi di “giardino artistico” realizzato con l’ausilio di materiali di scarto (in questo caso elementi di alluminio) che, attraverso il linguaggio dell’arte, diventano simbolo di riscatto e di rinascita.
 
Il progetto, promosso e sostenuto da CIAL, Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Alluminio, rientra fra le attività che il Consorzio favorisce su tutto il territorio nazionale per la diffusione di una corretta raccolta differenziata dell’alluminio, materiale riciclabile all’infinito e al 100%, simbolo perfetto dell’economia circolare.
 
La ricerca artistica, curata da Annalaura di Luggo (nella foto), è orientata alla realizzazione di opere che modificano la percezione dello spazio e le coordinate del reale, attraverso l’utilizzo di tecniche e materiali diversi che dalla fotografia al video, dalla scultura all’installazione, catturano l’osservatore per renderlo interattivamente partecipe. La trasfigurazione dello “scarto”, nell’idea della curatrice, diventa opera d'arte diviene la metafora di una rinascita sociale e di integrazione delle aree napoletane. 
 
In particolare, il coinvolgimento delle realtà dei quartieri della città, ognuno con storie e problematiche diverse, sarà elemento trainante per una collettività cittadina che mira ad una nuova e possibile “armonia: emergeranno storie di chi è stato con la propria vita un esempio di rinascita, fornendo stimoli e traiettorie per il raggiungimento di un Eden desiderato.