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Crolla il mercato della carta da macero, allarme delle imprese

where Roma when Mar, 10/09/2019 who roberto

In Europa c’è un eccesso di offerta di carta da macero di 8 milioni di tonnellate: il crollo del valore tra gennaio e agosto è del 41%, dice Unirima

La crisi del settore del riciclo della carta-macero.jpgcarta, cardine dell’economia circolare italiana ed europea con tassi di riciclaggio elevatissimi, sta mettendo in ginocchio le imprese. A pesare è soprattutto il crollo del valore della carta da macero diminuito tra gennaio e agosto del 41%. A lanciare l’allarme è nuovamente Unirima, la più grande federazione delle imprese di carta da macero.
 
La situazione - Agli impianti di recupero/riciclo - circa 600 stabilimenti in tutta Italia - vengono conferite le raccolte differenziate di carta e cartone provenienti sia dai Comuni (rifiuti urbani) che da attività commerciali, artigianali, industriali e terziarie (rifiuti speciali). La capillarità di tali impianti su tutto il territorio nazionale è una peculiarità di questa storica filiera e quindi garanzia di efficienza, concorrenzialità e presenza infrastrutturale. Un sistema impiantistico diffuso e aperto alla concorrenza con una capacità di trattamento superiore all’offerta. Da tali impianti escono circa 6,6 milioni di tonnellate di Materia Prima Secondaria conforme alle norme di settore.  Di questo materiale 4,7 milioni di tonnellate vanno alle cartiere italiane mentre il resto, pari a circa 1,9 milioni di tonnellate, viene esportato prevalentemente nel sud-est asiatico. Da circa 10 anni l’Italia è un esportatore netto di quei quantitativi di carta da macero (Materia Prima Secondaria) che nel sistema economico nazionale rappresentano un “surplus pari a 1,5 milioni di tonnellate nel 2018.
 
Crollati i prezzi
- L’export è quindi un elemento fondamentale dell’intera filiera, senza il sistema non sarebbe mai decollato e se si arresta si rischia il corto circuito. Il valore della carta da macero ha raggiunto minimi storici, un crollo dei prezzi incessante da agosto 2017 che si è accentuato ancora di più nel 2019 e ha registrato un crollo da gennaio a agosto di circa il 41%. Il trend negativo dei prezzi è connesso ai cambiamenti dello scenario internazionale intervenuti dopo le restrizioni imposte dalla Cina a luglio 2017 e dalla guerra commerciale fra Cina e USA. La Cina era il primo importatore di carta da macero mondiale con circa 30 milioni di tonnellate e principale mercato europeo (circa 8 milioni di tonnellate) e italiano (nel 2017 andava in Cina circa il 44% della nostra carta da macero). Nel 2019 la previsione di export mondiale verso la Cina è circa 12 milioni di tonnellate. I principali esportatori verso la Cina sono, tradizionalmete, USA e Regno Unito. Pertanto le diatribe commerciali Cina/USA hanno impattato notevolmente sulla situazione, poiché il materiale americano è stato dirottato su altri mercati, compreso quello europeo ed italiano (import di carta +16%) determinando un surplus di carta su mercati già saturi ed un conseguente un affossamento delle quotazioni della carta da macero.

Eccesso di carta da macero - Nel 2018 in Europa si sono raccolte circa 56,5 milioni di tonnellate di carta a fronte di un utilizzo di circa 48,5 milioni di tonnellate di carta recuperata, di conseguenza esiste un divario tra domanda e offerta di +8 milioni di tonnellate in termini di eccesso di offerta di carta da macero in Europa. Questa offerta in eccesso di carta da macero è strutturale e dura da più di dieci anni. Pertanto, l’arrivo di materiale proveniente dagli USA in EU - come in altri Paese - ha contribuito ad accentuare il divario domanda-offerta e, conseguentemente, le quotazioni della carta da macero. A tutto ciò si aggiungono anche nuove politiche di altri Stati del sud-est asiatico, Indonesia in primis, più propense ad accettare la carta made in USA malgrado la qualità più elevata della nostra carta da macero. Il problema è quindi di portata globale: negli Stati Uniti, nonostante la ricerca di nuovi mercati per la carta, alcune municipalità hanno deciso di interrompere le raccolte differenziate e ripristinare lo smaltimento di tutti i materiali raccolti perché economicamente più sostenibile rispetto al ciclo della raccolta, valorizzazione e recupero dei materiali. La situazione europea è ben evidenziata nella recente dichiarazione di ERPA, il settore della carta di EuRIC (European Recycling Industries’ Confederation), la confederazione europee che rappresenta oltre 5.500 imprese del settore recupero/riciclo. Le conseguenti ripercussioni sul nostro settore di questi mutamenti del mercato internazionale sono pesantissime ed il numero di imprese operanti nelle attività di recupero/riciclo carta che versano attualmente in una situazione di crisi è crescente. Per decenni le nostre imprese hanno creato valore dalle attività di recupero/riciclo carta e questo valore è stato distribuito nella filiera, fino al produttore del rifiuto. Oggi però, proprio quando si parla tanto di Economia Circolare e le direttive europee finalmente ne tengono conto, si assiste a notevole deprezzamento della carta da macero.
 
Le richieste dell’industria - L'industria europea del recupero/riciclo non può più sopportare tali condizioni di mercato per un terzo anno consecutivo, condizioni aggravate dalle barriere normative. In attesa dell’incremento delle capacità annunciate dal settore cartiere, visto lo sviluppo notevole delle raccolta differenziata finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di riciclo fissati dalle nuove direttive europee, urgono interventi urgenti e rapidi volti a fermare l'applicazione di restrizioni commerciali basate su criteri discriminatori e sproporzionati per ripristinare un accesso libero ed equo ai mercati internazionali.

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