Ecopneus, oltre 54mila tonnellate di PFU raccolte e recuperate nei primi tre mesi
La quantità di pneumatici fuori uso raccolta da gennaio a marzo è di poco superiore a quella dell’anno scorso
L'emergenza Coronavirus non ferma il riciclo dei Pneumatici Fuori Uso (Pfu): sono 53.546 le tonnellate rintracciate, raccolte e recuperate nei primi tre mesi del 2020, un quantitativo di poco superiore alle 53.174 tonnellate dello scorso anno nello stesso periodo. Emerge dai dati pubblicati da Ecopneus, principale operatore della gestione dei Pfu-Pneumatici Fuori Uso in Italia.
Il consorzio che gestisce, in media, circa 200.000 tonnellate di Pfu ogni anno sottolinea così che "l'attività di rintracciamento, raccolta, trasporto e recupero sta infatti proseguendo secondo quanto previsto dal Dpcm del 22 marzo per le attività individuate come essenziali per il Paese". "Ci stiamo impegnando per garantire un servizio efficiente" anche "in questa situazione emergenziale - sottolinea Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus -, in linea con l'approccio che abbiamo sempre avuto alla nostra attività oltre che con le disposizione governative". Sono state poi oltre 18.000 le richieste di prelievo di Pfu inserite dai 13.450 gommisti, stazioni di servizio e autofficine servite finora da Ecopneus in tutta Italia.
Dai dati accessibili sul sito Ecopneus, emerge inoltre che anche a marzo il numero di interventi di raccolta dei Pfu presso i gommisti è rimasto costante, sia rispetto al mese di febbraio che a marzo 2019, nonostante si siano notevolmente ridotte le richieste di prelievo da parte dei gommisti - specifica la società - , a causa dell'ovvia contrazione nel ricambio di pneumatici per l'emergenza Covid-19. A marzo, infatti, sono stati 6.200 gli interventi di prelievo dei Pfu a fronte di 3.349 richieste arrivate dai gommisti. Per Ecopneus, fenomeno che si spiega soprattutto con la presenza di flussi irregolari di pneumatici e Pfu. Inoltre il surplus di interventi di prelievo di marzo a fronte delle richieste ricevute.