End of waste, Governo al lavoro sullo stallo. Verso un anticipo in delega Ue?
Dovrebbe essere presentata in commissione Politiche Ue una riformulazione dei due emendamenti rimasti accantonati sull'articolo 15
Il Governo è al lavoro su una soluzione normativa per superare le criticità sull'end of waste generate dopo l'entrata in vigore del decreto Sblocca cantieri, che facendo riferimento a normative vecchie di oltre 15 anni sta causando il blocco del settore. L’obiettivo - a quanto apprende Public Policy - è consentire almeno il rinnovo delle autorizzazioni di cessazione della qualifica di rifiuto.
In settimana, il relatore al ddl di delegazione europea Simone Bossi (Lega) dovrebbe presentare in Commissione Politiche Ue una riformulazione dei due emendamenti rimasti accantonati sull'articolo 15 del provvedimento, riguardante proprio l'attuazione della direttiva Ue in tema di rifiuti e imballaggi.
Gli emendamenti che saranno riformulati non hanno superato il vaglio della commissione Bilancio della Camera. Le due proposte intervengono su molteplici aspetti della gestione dei rifiuti. Obiettivo della riformulazione - come riferisce Bossi - sarà quello di restringere il campo d'intervento al tema dell'end of waste, individuando criteri precisi dentro il quale il Governo potrà muoversi per superare l'impasse creatasi con l'entrata in vigore della legge Sblocca cantieri. A quel punto la riformulazione dovrà tornare in commissione Bilancio per il parere, per poi ricevere il via libera in 14a commissione.
Proprio per questa ragione da settimane l'esame del ddl procede a rilento (anche oggi la commissione ha approvato solo ordini del giorno). Sul tema dei rifiuti, infatti, è in corso un’intensa interlocuzione tra maggioranza e Regioni per riuscire a trovare una quadra. Nel frattempo, il Governo si sta portando avanti con il lavoro per arrivare ad una emanazione in tempi brevissimi del dlgs attuativo che, ad ogni modo, dovrà effettuare il consueto giro di pareri in Parlamento prima di essere approvato in via definitiva dal Cdm. La proposta normativa già allo studio dell'Esecutivo conterrà anche l'istituzione di un Registro nazionale delle autorizzazioni caso per caso già rilasciate, nelle quali dovranno confluire anche le nuove.