“End of waste” non entra nel Dl semplificazione, sarà inserito in manovra
La norma, che stabilisce quando un rifiuto cessa di essere tale, aveva bisogno di approfondimenti parlamentari e sarà inserita nel passaggio al Senato della manovra di bilancio
La norma sull’end of waste non è stata inserita nel Dl Semplificazioni perché aveva bisogno di approfondimenti parlamentari, che stanno proficuamente arrivando dai tavoli di lavoro tra Camera e Senato e sarà inserita nel passaggio al Senato della manovra di bilancio. È quanto apprende Adnkronos da fonti del ministero dell'Ambiente.
Nei mesi scorsi, il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, aveva annunciato proprio nel decreto semplificazione l'end of waste, ossia il provvedimento che stabilisce quando un rifiuto cessa di essere considerato tale. Il passaggio della norma nella manovra di bilancio dovrebbe accelerare i tempi di approvazione.
Senza questa norma, spiega Andrea Fluttero, presidente Fise Unicircular, "si blocca il sistema del riciclo e i rifiuti continuano a finire in discarica". Una sentenza del Consiglio di Stato di febbraio scorso, infatti, impedisce di fatto il rinnovo delle autorizzazioni esistenti degli impianti di riciclo, o il rilascio di nuove, in mancanza di norme nazionali o europee che stabiliscano i criteri tecnici per la trasformazione dei rifiuti in materia o prodotto secondario, ossia i criteri 'End of waste', necessari per il riciclo.
Nel cosiddetto 'Decreto Semplificazione', fanno sapere dal ministero, "è passata la norma di cancellazione del Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti costato allo Stato e alle imprese 141 milioni di euro dal 2010 a oggi". Entro 2-3 mesi, invece, sarà operativo il 'nuovo' Sistri, che sarà gestito in maniera diretta dal ministero dell’Ambiente, superando il vecchio sistema mai entrato effettivamente in funzione. Fino alla sua piena operatività, i titolari soggetti alla tracciabilità dovranno continuare a usare il medesimo sistema utilizzato ora, ossia quello cartaceo che, assicura il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, in un videomessaggio su facebook, "esisterà per il tempo tecnico" necessario a realizzare il nuovo sistema che "non si chiamerà più Sistri". "Ho già fatto il gruppo di lavoro e costruiremo il 'nuovo Sistri' insieme alle aziende, quelle sane che desiderano essere nella piena legalità e trasparenza" conclude il ministro.