La frode dei pallet: Conlegno si schiera a sostegno della legalità
L’associazione commenta così la complessa indagine sul commercio illegale di pallet in legno,, che ha portato alla denuncia di venti persone per emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. L’ammontare complessivo delle fatture false è stato quantificato in oltre 61 milioni di euro
A pochi giorni dalla scoperta di una nuova maxi frode sul commercio illegale di pallet in legno, Conlegno si schiera dalla parte della legalità e scende in campo a sostegno delle imprese che operano nel pieno rispetto delle normative, non solo per scongiurare gravi pericoli dal punto di vista fitosanitario e della sicurezza delle merci, ma anche per fermare una pratica che a tante aziende è costata somme ingentissime.
Oltre 70 militari della Guardia di Finanza di Forlì impegnati su tutto il territorio nazionale per l’esecuzione di 21 perquisizioni: è questo il momentaneo epilogo di un’articolata e complessa indagine sul commercio illegale di pallet in legno, guidata dalla Procura della Repubblica di Forlì, che ha portato alla denuncia di venti persone per emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. L’ammontare complessivo delle fatture false è stato quantificato in oltre 61 milioni di euro, l’imposta sul valore aggiunto evasa ad oltre 12 milioni.
Il sistema di frode individuato consentiva agli imprenditori denunciati non solo di risparmiare sull’IVA, ma anche di vendere i pallet in legno ad un prezzo inferiore a quello di mercato, ponendo così in essere una concorrenza sleale nei confronti dei soggetti che operano lecitamente. Le indagini della Procura sono partite in seguito ad alcune interrogazioni parlamentari, dalle quali si è appreso che alcune aziende della grande distribuzione assistono da tempo al dilagare di fenomeni illeciti legati all’acquisto ed alla rivendita di pallet in legno, fenomeni in relazione ai quali diversi consorzi ed associazioni di categoria operanti nel settore hanno manifestato un’esigenza di tutela.
Soddisfazione per l’azione della Guardia di Finanza arriva da Conlegno, il Consorzio che gestisce su tutto territorio nazionale i marchi di qualità EPAL e FITOK ed ha il compito di tutelarli contro qualsiasi tentativo di contraffazione e abuso denunciando le imprese che fanno concorrenza sleale tramite la movimentazione di pallet irregolari.
“L’attività di tutela legale effettuata da Conlegno in collaborazione con alcune importanti società di ispezione – ha dichiarato Fausto Iaccheri, Presidente di Conlegno – è indirizzata non solo contro tutte le forme di utilizzo illegale dei marchi gestiti dal Consorzio, ma soprattutto va a sostegno delle attività dei nostri consorziati che operano nel pieno rispetto delle normative”.