Rapporto di sostenibilità Conou: oltre 98% di oli usati rigenerati e 130 milioni risparmiati sulla bolletta
Delle 181 mila tonnellate raccolte nel 2022, ben 86 mila (47% del totale) sono derivate dalla cosiddetta micro-raccolta
Nel 2022 il CONOU ha raccolto 181 mila tonnellate di olio lubrificante usato: la totalità del raccoglibile. Del raccolto, oltre il 98% è stato rigenerato, con la produzione di ben 118 mila tonnellate di nuove basi lubrificanti e di oltre 38 mila tonnellate di bitumi e gasoli. L’attività ha avuto effetti positivi in termini economici e sociali: un risparmio di circa 130 milioni di euro sulla bolletta petrolifera per importazioni di greggio evitate, un impatto economico rilevante e lavoro per 1.216 persone tra occupazione diretta e indotto. Sono alcuni dei dati principali contenuti nel Rapporto di sostenibilità, presentato a Roma dal consorzio degli oli usati
La Circular Economy degli oli usati
Tutto ciò, è stato detto, è frutto dell’impegno di una rete capillare di raccoglitori col marchio che ha ritirato l’olio da circa 103 mila siti tra officine e industrie, distribuiti su tutto il territorio nazionale, e delle due aziende di rigenerazione che danno i loro contributo decisivo alla chiusura del cerchio. Il Rapporto di Sostenibilità 2022 conferma ancora una volta come la Filiera CONOU si posizioni quale eccellenza dell’Economia Circolare non solo in Italia ma anche in Europa, dove mediamente si rigenera appena il 61% dell’olio usato raccolto e una grande parte di esso viene bruciata. Nel 2022 le Imprese del Sistema CONOU confermano un tasso di rigenerazione vicino al 100% sul totale dell’olio raccolto. La leggera diminuzione della quantità di olio raccolto rispetto al 2021 è in linea con il trend nazionale che ha visto una progressiva riduzione del consumo di oli lubrificanti (-41% dal 2000 al 2022), principalmente dovuta all’evoluzione tecnologica e, per il comparto industriale, anche al rallentamento della produzione industriale, alla crisi pandemica e al conflitto russo-ucraino. Delle 181 mila tonnellate raccolte nel 2022, ben 86 mila (47% del totale) sono derivate dalla cosiddetta micro-raccolta, ossia da quei prelievi di piccoli quantitativi di olio usato che, pur non sempre remunerativi, vengono sempre recuperati (sempre a titolo gratuito) grazie ai sistemi contrattuali che legano i Concessionari raccoglitori al CONOU. L’88% della richiesta di raccolta dell’olio usato è pervenuta, appunto, dalle officine (prelievi molto più frammentati), mentre il 12% dall’industria. La media di olio raccolto è pari a circa 3 Kg per abitante, giungendo a 3.9 Kg/ab. al Nord, 2.6 Kg/ab. al Centro e 2.1 Kg/ab. al Sud e isole: se la raccolta è importantissima nell’attività del Consorzio, fondamentale è anche la rigenerazione, perché grazie agli impianti tecnologicamente evoluti del Sistema si assicura una qualità dei lubrificanti rigenerati pari a quelli prodotti in modo tradizionale dal petrolio.
Le parole del presidente e del ministro
“I processi di circolarità per l’uso efficiente delle risorse nello sviluppo di tecnologie e know-how organizzativo applicati nella Filiera del CONOU hanno permesso di creare una catena di valore per l’ambiente, l’economia e la salute umana senza eguali in Europa. Grazie al ruolo svolto dal Consorzio come bilanciatore, arbitro e controllore della sua filiera di 60 Aziende sul territorio nazionale, neppure una goccia di un rifiuto pericoloso viene dispersa nell’ambiente, ma tutto viene rigenerato e trasformato in una nuova preziosa risorsa”. Sostenibilità e Circolarità sono le due parole chiave con cui Riccardo Piunti, Presidente del CONOU, ha descritto il Sistema Consorzio durante la presentazione. “L’Italia è uno dei Paesi d’Europa, in questo caso del mondo, che ha una capacità di riciclo elevata, e questo è nato dall’attenzione ai livelli locali, alla raccolta differenziata; è nato dall’iniziativa di fare meglio ciò che noi riusciamo già a fare. Siamo un Paese che non ha materie prime, un Paese che fa dell’ingegno la propria forza. Ebbene il CONOU credo sia la dimostrazione di come si possa costruire un qualcosa di importante per il Paese, che ci porta a primeggiare in ambito europeo.” ha commentato invece Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente.
Cosa fa Conou
Operante dal 1984, il CONOU è stato il primo ente italiano nazionale dedicato alla raccolta e al riciclo di un rifiuto pericoloso, l’olio minerale usato - ovvero ciò che rimane alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti – che solo se raccolto e smaltito correttamente può trasformarsi in un’importante risorsa, con effetti positivi sulla qualità dell'ecosistema e sulla salute dell'uomo. Nel 2022 grazie al Sistema CONOU è stata evitata l’immissione in atmosfera di 64 mila tonnellate di CO2 equivalente rispetto al modello alternativo (cioè la estrazione e raffinazione di petrolio vergine come materia prima), sono stati ottenuti, sempre in rapporto al modello alternativo, un minore sfruttamento del suolo del 77%, un minore impatto in termini di unità tossiche cancerogene dell’84% e un beneficio in termini di minore incidenza di malattie.