Rifiuti. Costa: per aumentare la differenziata servono nuovi impianti
Il ministro dell’Ambiente ricorda a governatori e sindaci che è compito loro l’analisi dei flussi dei rifiuti e la definizione del numero di impianti necessari
Il problema è l'impiantistica. Lo dice, in una intervista al Quotidiano Nazionale, il ministro dell'Ambiente Sergio Costa (nella foto), a proposito della differenziata, sottolineando le responsabilità di comuni e regioni.
“I player della gestione dei rifiuti sul territorio italiano sono le Regioni e i Comuni - ricorda Costa.- I Comuni hanno la competenza della raccolta, le Regioni hanno l'obbligo della definizione del piano regionale dei rifiuti. Il piano dei rifiuti, che quasi tutte le Regioni hanno, e già il ‘quasi’ la dice lunga, prevede un'analisi territoriale dei flussi dei rifiuti e di quanti impianti servono. La scelta è quindi a livello regionale e territoriale”.
Il nodo del compostaggio - "Prendiamo il compost – spiega, più in dettaglio - . Se non hai gli impianti per il compost stai rinunciando a una filiera del riciclo dell'umido che oscilla tra il 35 e il 45% della raccolta differenziata. Ergo gli impianti, laddove servono, vanno fatti. Noi la nostra parte la facciamo. Ma non è che le Regioni possano abdicare al loro ruolo. Senza polemiche".
Sprechi, trend positivo - Sul fatto che per la prima volta c'è una tendenza positiva sul fronte degli sprechi alimentari, commenta: "C'è un trend positivo del 25% in un anno, che è tanto. Di questo dobbiamo ringraziare la legge Gadda, ma anche la crescita di consapevolezza dei cittadini grazie alle campagne di sensibilizzazione. Ora dobbiamo arrivare al -50%".