Rifiuti: frode sulla differenziata a Genova, sette arresti
In manette dirigenti e dipendenti di Amiu Genova e di Switch 1988, principale subappaltante della municipalizzata genovese per la raccolta differenziata
Sette persone sono state arrestate nell’ambito di un’indagine sulla gestione del servizio dei rifiuti a Genova, da militari del Gruppo carabinieri per la Tutela dell’ambiente di Milano, in collaborazione con i Comandi provinciali carabinieri di Genova e di Alessandria, con il coordinamento della Procura di Genova.
Sono stati sottoposti agli arresti domiciliari dirigenti e dipendenti di Amiu Genova e di Switch 1988 Spa, principale subappaltante della municipalizzata genovese per la raccolta differenziata dei rifiuti nella città. I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la Pubblica amministrazione fino al traffico illecito di rifiuti. Complessivamente sono 30 sono le persone indagate.
L’operazione è un nuovo capitolo dell’indagine che il 13 novembre 2014, aveva portato all’arresto dei fratelli Mamone e della famiglia Raschella, insieme all’allora dirigente dell’ufficio Acquisti di Amiu Genova, Corrado Grondona, oggi tra i denunciati in stato di libertà, per associazione per delinquere, corruzione e svariati reati in materia ambientale oltre che nei confronti della Pubblica amministrazione. Grazie all’analisi incrociata di quanto emerso dalle attività tecniche e dai servizi di osservazione e pedinamento posti in essere dai carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Genova - che hanno condotto tutte le fasi delle indagini, avviate nel 2012 - , oltre che dagli atti acquisiti in occasione delle numerose perquisizioni, sono stati accertati innumerevoli episodi di gestione illecita della raccolta differenziata operata da Switch 1988 Spa, relativamente a plastica, carta, cartone, rifiuti ingombranti e rifiuti pericolosi, che hanno generato un considerevole traffico illecito di rifiuti con i conseguenti profitti fraudolenti per la società, a danno delle aziende sane operanti nel settore, e la truffa nei confronti dei cittadini - sottoforma di maggiori oneri tariffari - e del Comune di Genova, il tutto con la compiacenza e la collaborazione di numerosi dirigenti e dipendenti di Amiu Genova collusi.
Dalle indagini è emerso un diffuso sistema di frodi, truffe ed abusi posti in essere da un ormai consolidato sodalizio di persone al centro del quale si trovava Corrado Grondona - oggi licenziato e non più appartenente ad Amiu Genova - , che da un lato permetteva a Switch 1988 Spa ed ai membri del gruppo criminale di realizzare consistenti ed illeciti profitti e, dall’altro, consentiva all’azienda municipalizzata di far figurare percentuali di raccolta differenziata fasulle e ben più elevate di quelle effettivamente realizzate.
Come funzionava - Il meccanismo fraudolento applicato era semplice: i vari appalti - in alcuni casi vinti da Switch 1988 Spa perfino quando la stessa società non era in possesso dei requisiti richiesti dal bando di gara - venivano aggiudicati con ribassi vertiginosi ed assolutamente fuori mercato (arrivati in taluni casi alla soglia del 50%), salvo poi attuare successive modifiche, ovvero assegnazioni extra, per rendere comunque ben profittevoli le attività svolte dalla società appaltatrice facente capo a Dufour. Proprio a questo proposito, tra i numerosi sistemi artatamente messi a punto per falsificare i servizi effettuati, gonfiando a dismisura i profitti, si procedeva a simulare centinaia di ritiri di rifiuti ingombranti a domicilio in realtà inesistenti. Sequestro per equivalente beni vari, per un ammontare complessivo di un milione di euro.