Al via la 10^ edizione del premio “Vivere a spreco zero”
C’è tempo fino al 15 settembre 2022 per candidarsi ai piccoli “Oscar” italiani della sostenibilità promossi dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market
Settantacinque giorni per candidarsi e 12 categorie che spaziano dalle Buone Pratiche di prevenzione degli sprechi di Comuni, imprese, scuole, associazioni e cittadini, alla promozione dell’economia circolare e della biodiversità, alla sensibilizzazione sui valori della Dieta mediterranea, anche attraverso la divulgazione scientifica e saggistica: è il Premio Vivere a Spreco Zero 2022, 10^ edizione dei piccoli “Oscar” italiani della sostenibilità promossi dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market con il patrocinio dei Ministeri della Transizione Ecologica, degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e del Lavoro e delle Politiche Sociali, in sinergia con la Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, ANCI, la Regione Emilia Romagna.
C’è tempo fino al 15 settembre 2022 per candidarsi: al centro del Premio, ancora una volta, le Buone Pratiche, via maestra verso il traguardo degli Obiettivi di Sostenibilità fissati dall’Agenda ONU 2030, con un focus speciale dedicato, nel 2022 della grande siccità e della guerra in Ucraina, ai temi di acqua ed energia.
Le 12 categorie
Sono 12 le categorie in gara al Premio Vivere a Spreco Zero 2022: Amministrazioni Pubbliche, Imprese, Scuole, Cittadini, Associazioni, Economia Circolare, InnovAction, Biodiversità, Saggistica, Dieta Mediterranea, Ortofrutta, e la speciale categoria Acqua/Energia. Le candidature dovranno pervenire fra il primo luglio e il 15 settembre 2022 attraverso il form pubblicato nella homepage del sito sprecozero.it. I cittadini potranno partecipare, inviando i loro video e/o le loro foto che testimoniano l’utilizzo di buone pratiche di riduzione e prevenzione degli sprechi alimentari, corredati da una breve descrizione. I cittadini, in particolare, potranno inviare i loro consigli di buone pratiche di prevenzione degli sprechi e azioni di sviluppo sostenibile attraverso upload di video di max 60 secondi realizzati in formato orizzontale o, in alternativa, inviando fino a 3 foto collegate a una buona pratica o a comportamenti virtuosi. Sia il video che le foto andranno accompagnati con un breve testo (max 400 caratteri) di illustrazione del suggerimento filmato o fotografato. I 3 video e le 3 foto più interessanti secondo la Giuria 2022 del Premio saranno pubblicati sul sito della campagna e premiati con omaggi di prodotti agroalimentari. Le terne finaliste saranno proclamate il 16 ottobre, Giornata Mondiale dell’Alimentazione. I vincitori saranno premiati il 29 novembre 2022, a Bologna.
Le parole di Segrè e di Ruini
“Se il cambiamento climatico sta presentando il conto e la grande sete si è aggravata – spiega il fondatore Spreco Zero, l’agroeconomista e accademico Andrea Segrè – con la drammatica guerra in Ucraina si ulteriormente acuita la crisi energetica: la diversificazione nell’approvvigionamento e le strategie di transizione energetica verso modelli di produzione e consumo sostenibile richiederanno comunque la massima attenzione per garantire a tutti condizioni di vita adeguate, nel corso del prossimo inverno e negli anni a venire. La 10^ edizione del Premio Vivere a Spreco Zero vuole lanciare una raccolta concreta e replicabile di Buone pratiche per la prevenzione e riduzione del consumo dell’acqua e dell’energia. Una call rivolta a tutti, come nello stile del Premio: Enti pubblici, aziende e cittadini potranno segnalare le loro bestpractices, i progetti concreti di risparmio idrico ed energetico, le attenzioni e abitudini quotidiane che potrebbero essere virtuosamente “copiate”. Inclusi gli stili alimentari: perché dietro ai pasti che consumiamo quotidianamente ci sono enormi quantità di acqua e di energia: circa 3.600 litri per un’alimentazione a base di carne e 2.300 litri per una dieta vegetariana. Tutti siamo coinvolti nella corsa a ostacoli verso i 2030 e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”. “La consapevolezza dei consumatori sul ruolo dell’imballaggio nella lotta allo spreco sembra crescere – ha affermato il presidente CONAI Luca Ruini – : quasi un italiano su due oggi si dichiara disposto a pagare fino al 5% in più per un pack capace di conservare più a lungo un prodotto alimentare. La buona notizia è anche che un italiano su quattro dichiara di cercare informazioni sui materiali di cui l’imballaggio è composto e sul suo conferimento in raccolta differenziata: segno di una crescente attenzione alla sostenibilità”.
Info, bando e dettagli sulle categorie del Premio Vivere a spreco zero 2022: sprecozero.it