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​L’Europa crede allo sfruttamento dell’energia dalle maree: 100 GW e 40mila posti di lavoro al 2050

where Bruxelles (Belgio) when Lun, 03/02/2014 who michele

Presentato dai Commissari Maria Damanaki e Gunther Oettinger il piano d'azione per facilitare l'ulteriore sviluppo del settore dell'energia oceanica rinnovabile in Europa. Per il World Energy Council, vale 800 GW all'anno

Entro il 2035 lo sfruttamento dell'energia del mare potrebbe creare 40.000 posti di lavoro e una potenza di 100 GW entro il 2050. È questa la valutazione d'impatto che accompagna il nuovo piano d'azione volto a facilitare l'ulteriore sviluppo del settore dell'energia oceanica rinnovabile in Europa, presentato a Bruxelles dai commissari Maria Damanaki e Gunther Oettinger. Un elemento centrale di questo piano sarà la creazione di un Forum sull'energia oceanica, che riunisca i soggetti interessati al fine di rafforzare le capacità e promuovere la cooperazione. Il piano d'azione deve contribuire a condurre il settore nascente dell’“Energia blu” verso la piena industrializzazione. L'energia oceanica, il cui potenziale nel 2010 è stato stimato dal World Energy Council in 800GW all'anno, include tutte le tecnologie per la raccolta delle energie rinnovabili provenienti dai mari e dagli oceani, ad eccezione dell'energia eolica offshore. Il suo sfruttamento dovrebbe contribuire alla decarbonizzazione dell'economia dell'UE e fornire all'Europa un'energia rinnovabile sicura e affidabile.
Nonostante il suo incontestabile potenziale, questo nuovo promettente settore si trova di fronte a una serie di sfide da superare, prima tra tutte quella dei costi, estremamente elevati e con difficile accesso ai  finanziamenti. Ci sono poi i notevoli ostacoli infrastrutturali, tra cui i problemi di collegamento alla rete o l'accesso ad adeguate strutture portuali e a navi specializzate. Ad essi sono poi da aggiungere le barriere amministrative, tra cui complesse procedure di autorizzazione e di licenza, che possono ritardare i progetti e aumentare i costi ed  infine i problemi ambientali, come la necessità di intensificare  la ricerca e di disporre di migliori informazioni sugli impatti  ambientali.
“Come sottolineato nella nostra strategia per la crescita blu - ha detto Maria Damanaki, Commissaria europea per gli Affari marittimi e la pesca -, i mari e gli oceani dispongono del potenziale per creare un'ingente crescita economica e i posti di lavoro così necessari in questo momento. Aiutando il settore dell'energia oceanica a raggiungere il suo pieno sviluppo potremo sfruttare questo potenziale grazie all'innovazione, garantendo nel contempo all'Europa un'energia pulita e rinnovabile”. Per Gunther Oettinger, Commissario europeo responsabile per l'Energia, “l'energia oceanica  possiede un potenziale considerevole per aumentare la sicurezza di approvvigionamento. La comunicazione intende contribuire a promuovere  l'innovazione tecnologica e a conseguire e andare oltre gli obiettivi della strategia Europa 2020. Lo sviluppo di un'ampia gamma di fonti di energie rinnovabili, fra cui l'energia oceanica, facilita inoltre la  loro integrazione nel sistema energetico europeo.”
 
 

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Commissari europei affari marittimi e energia
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