Rinnovabili, Aceper: “Serve più sostegno ai produttori in questo momento di crisi”
Sospendere il termine del 30 giugno per la restituzione del beneficio della “Tremonti Ambiente”: è la richiesta rivolta al Presidente del Consiglio da ACEPER, in rappresentanza di oltre 2mila produttori di energie rinnovabili
ACEPER (Associazione Consumatori e Produttori Energie Rinnovabili) si rivolge al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte con una lettera in cui chiede di prendere in considerazione le istanze degli associati, quasi tutti piccoli o piccolissimi imprenditori (aziende agricole, industrie manifatturiere, alberghi ecc.). La richiesta è quella di sospendere la scadenza del 30 giugno 2020 prevista per la restituzione allo Stato del beneficio fiscale concesso con la legge 388/2000 (la cosiddetta Tremonti Ambiente). A differenza di numerosi adempimenti fiscali e contributivi che sono stati congelati per diversi mesi, infatti, questo termine finora non è stato toccato. Ciò significa che tutte quelle società che detengono impianti e godono del III, IV e V Conto Energia sono obbligate a restituire l’intera somma ricevuta in passato con la Tremonti Ambiente, se vogliono mantenere il diritto alle tariffe incentivanti.
In questa difficile congiuntura - ricorda una nota - ACEPER (Associazione Consumatori e Produttori Energie Rinnovabili) è sempre rimasta al servizio dei suoi oltre 2mila associati, per un totale di 6.731 impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili: ha attivato e messo a disposizione strumenti gratuiti che consentono di monitorare a distanza l’andamento finanziario e produttivo degli impianti fotovoltaici, evitando così diminuzioni e/o sospensioni nell’incasso degli incentivi statali, circostanza che avrebbe ulteriormente aggravato la situazione economica; ha fornito un’adeguata assistenza telefonica e telematica per i produttori che affrontano problematiche tecniche; un servizio totalmente gratuito che sarà garantito per l’intera durata dell’emergenza sanitaria; ha aderito alla campagna del GSE “Dona un 1 kWh per il Paese” per raccogliere fondi a favore della Protezione Civile, facendosene promotrice tra gli operatori del settore.
“Non entriamo nel merito della legittimità o meno di questi provvedimenti, che verrà affrontata nelle opportune sedi – si legge nella missiva, firmata dalla Presidente di ACEPER Veronica Pitea – ma evidenziamo come, a causa delle notevoli difficoltà economiche che molti imprenditori del settore stanno già affrontando per l’attuale pandemia, sia oggi assolutamente necessaria la sospensione di tale termine di pagamento”. “Una volta terminata l’emergenza sanitaria che è l’assoluta priorità in questo momento”, prosegue, “è imprescindibile un confronto sulle possibili soluzioni di una problematica che interessa una parte sempre più ampia del tessuto produttivo del nostro Paese. Affinché non si danneggi un settore importante, costituito da aziende che hanno deciso di investire nelle energie rinnovabili e nello sviluppo sostenibile, che mai come in questo momento dovrebbe essere sostenuto e incentivato per le sfide che ci aspettano nel prossimo futuro”.
ACEPER (Associazione Consumatori e Produttori Energie Rinnovabili) nasce nel 2014 dall’iniziativa di un gruppo di imprenditori che ha investito nelle energie rinnovabili. A fine 2018 l’associazione conta oltre 2.000 aziende produttrici iscritte in tutt’Italia.