Accumulatori. Presentata una proposta di legge sui rifiuti
Il Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori ha lodato la proposta che mira a semplificare la raccolta e ad aumentare gli strumenti di monitoraggio
Presentata alla Camera dei Deputati una proposta di legge sul decreto ministeriale 188 sui rifiuti da pile e accumulatori. Il parlamentare Piergiorgio Carrescia ha avanzato la proposta l’11 gennaio e vuole modificare sia gli aspetti gestionali del sistema che quelli operativi. Innanzitutto interviene sulla corretta identificazione dei produttori di pile e accumulatori e sulla loro effettiva adesione a un sistema individuale o collettivo che garantisca la raccolta dei rifiuti.
Dal punto di vista operativo il testo semplifica le norme che regolano la raccolta di pile e accumulatori nei punti vendita. Riconoscendogli la caratteristica di rifiuti urbani si evita la tenuta del registro di carico e scarico e l’adesione al Sistri. Tutto questo dovrebbe dare finalmente l’impulso decisivo per aumentare i tassi di raccolta, in vista degli obiettivi europei del 45% del mercato da raggiungere entro il prossimo 26 settembre.
Inoltre la proposta di legge intende introdurre sistemi di monitoraggio sugli accumulatori al piombo, che oggi non seguono in parte la corretta filiera di raccolta e riciclo dei sistemi dei produttori oppure vengono esportati all’estero.
“Abbiamo appreso con estremo favore – ha detto Giulio Rentocchini, presidente del Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori - della proposta di legge presentata dall’onorevole Piergiorgio Carrescia che finalmente mira a modificare e migliorare la normativa sulla gestione di questo tipo di rifiuti”.
“Il nostro settore - continua Rentocchini - è molto simile, per tipologia e operatori, a quello dei Raee ma mentre per i rifiuti elettronici la normativa europea e nazionale è già stata più volte aggiornata, per le pile e gli accumulatori ci sono interventi migliorativi che attendiamo da anni”.