Acqua. Una start-up italo-svizzera estrae acqua potabile dall’aria
Il dispositivo Awa Modula filtra l'aria ambiente; il vapore umido contenuto nell'aria viene condensato in acqua distillata
Una start up italo-svizzera, la società SEAS, ha brevettato una rivoluzione per l'approvvigionamento di acqua: una tecnologia in grado di produrre acqua potabile di altissima qualità filtrando l'umidità presente nell'atmosfera. Seas è una società di sviluppo Ingegneristico e Strategico di alto livello professionale, che ha sviluppato e realizzato un sistema in grado di produrre acqua dall'aria con propri brevetti e tecnologia innovativa.
Awa Modula: questo è il nome del sistema, che ha ottenuto grande successo durante la presentazione ufficiale svoltasi al Padiglione Svizzera durante Expo Milano 2015.
Il sistema inventato da Seas - I sistemi Awa Modula sono in grado di produrre acqua di alta qualità dall'aria, catturando e trasformando l'umidità presente nell'atmosfera, con un approccio green, ottimizzando il giusto equilibrio tra produzione di acqua, di energia e salvaguardia dell'ambiente. I sistemi possono infatti essere alimentati da celle solari, energia eolica, o qualsiasi altra fonte di energia rinnovabile e producono una grande quantità di energia termica che può essere a sua volta riutilizzata per altri scopi, azzerando il costo operativo. Inoltre, i sistemi possono operare ovunque, garantendo una fonte illimitata e inesauribile di acqua potabile, senza danneggiare l'ecosistema locale.
Awa Modula filtra l'aria ambiente; il vapore umido contenuto nell'aria viene condensato in acqua distillata. Questa viene filtrata, sottoposta a un trattamento a raggi ultravioletti per eliminare i batteri e successivamente ri-mineralizzata, producendo un'acqua tra le più salubri e di migliore qualità, disponibile ovunque essa sia necessaria e non siano disponibili fonti alternative di approvvigionamento. Il PH dell'acqua prodotta è del 7%, pari a quello delle più comuni acque minerali in commercio. L'acqua prodotta con questo metodo è nettamente più sicura e meno inquinante rispetto a quella prodotta ad esempio dai dissalatori o trasportata, con costi a volte altissimi. È inoltre estremamente più sicura anche in caso di disastri ambientali: l'aria, infatti, si pulisce completamente in pochi giorni, rispetto ai secoli che sono invece necessari per bonificare il terreno da agenti inquinanti.
I principali ambiti di applicazione sono legati alla distribuzione e allo stoccaggio dell'acqua, in aree desertiche o dove l'approvvigionamento di acqua è complesso (miniere, piattaforme petrolifere), in ambito turistico e residenziale, per agricoltura e allevamento, nel settore navale, campi profughi e progetti umanitari.
La crisi dell'acqua nel mondo - Il sistema Seas è legato alla crescente crisi di acqua nel pianeta: 880 milioni di persone nel mondo non hanno accesso ad acqua potabile pulita. 200 milioni di ore sono impiegate ogni giorno per raccogliere e trasportare l'acqua ove non è disponibile. L’85% della popolazione mondiale vive nelle aree più secche del pianeta. Si calcola che la domanda di acqua aumenterà dai 4.500 km3 del 2010 ai 6.350 km 3 previsti nel 2030. Inquinamento, sovrasfruttamento, deterioramento delle infrastrutture e cambiamenti climatici stanno gradualmente riducendo l'approvvigionamento naturale di acqua.
Sperimentazioni o impianti pilota Seas sono già in produzione in Tunisia (serre idroponiche), Perù (nel centro demo di Lima, presso la società Termodinámica), Messico (nella Secretariá de Energía, Recursos Naturales y Protección Ambiental, a Villahermosa) e in altri Paesi.