Capire le membrane cellulari per combattere il cancro, nuovo studio dell’Ibp-Cnr
Presentato su Nature Communications uno studio dell'Ibp-Cnr che apre la strada allo sviluppo di composti contro patologie endocrine e tumorali
Come noto, le cellule sono separate dall’ambiente esterno da una membrana; inoltre, un'articolata organizzazione di membrane interne permette a ogni cellula di avere ambienti separati e interconnessi in cui compiere le funzioni specifiche a cui è deputata.
Tali membrane spesso si fondono, si separano, si rinnovano o formano vescicole secretorie che trasportano ormoni e altri prodotti cellulari nel circolo sanguigno. Il complesso di proteine essenziali per la separazione e il taglio delle membrane (Ncb 2012) era già stato identificato dai ricercatori dell’Istituto di biochimica delle proteine del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibp-Cnr); ora, con un lavoro pubblicato di recente su Nature Communications, è stato definito anche il meccanismo molecolare di tale processo.
I processi di modificazione delle membrane possono essere alterati in patologie come quelle endocrine e tumorali. Gli enzimi Lpaat potrebbero essere quindi il bersaglio di farmaci per la cura di tali patologie. “Il passo successivo dello studio dell'Ibp-Cnr potrebbe quindi essere l’identificazione di composti inibitori di questi enzimi e la validazione di questi nuovi bersagli farmacologici, come ho proposto nel progetto ‘Trideo’. Particolarmente promettenti sembrano essere da questo punto di vista il tumore della prostata e l’osteosarcoma”, conclude la ricercatrice.
Lo studio è stato in parte condotto con tre centri di ricerca di Napoli: l'Istituto Telethon di genetica e medicina, l'Irccs Sdn Istituto di ricerca diagnostica e nucleare, l'Istituto italiano di tecnologia-Crib e con il sostegno dell’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc) attraverso grant triennali assegnati ai colleghi dell’Ibp-Cnr Daniela Corda e Alberto Luini.