La Commissione vara ICOS ERIC, monitorerà l’effetto serra in Europa
Al progetto di osservazione del carbonio partecipano otto Paesi europei; coinvolti anche Cnr, Cmcc, Crea e diversi atenei
La Commissione Europea ha ufficialmente istituito ICOS ERIC - Integrated Carbon Observation System (Sistema Integrato di Osservazione sul Carbonio), una nuova infrastruttura di ricerca pan-europea che ha l'obiettivo di fornire osservazioni di lungo periodo sui gas serra in tutta Europa. I membri fondatori di ICOS ERIC sono otto: Belgio, Francia, Germania, Italia, Olanda, Norvegia, Svezia e Finlandia (sede dell'ERIC) e Svizzera, che al momento fa parte dell'iniziativa in qualità di osservatore.
Sin dal 2009, ICOS ERIC è il dodicesimo Consorzio Europeo per Infrastrutture di Ricerca (European Research Infrastructure Consortium), anno in cui è stato creato questo strumento giuridico e istituzionale per attività di ricerca a scala continentale.
L'infrastruttura di ricerca ICOS nasce dall'attività di numerosi ricercatori, molti dei quali italiani, che negli ultimi vent’anni si sono occupati dei temi legati ai gas serra ed i cambiamenti climatici.
Commentando l'importanza dell'istituzione di ICOS ERIC, Robert-Jan Smits, Direttore Generale per la Ricerca e l'Innovazione presso la Commissione Europea, ha dichiarato che “grazie alle attività che agevoleranno osservazioni di lungo periodo sui gas serra e sul carbonio su scala pan-europea, l'infrastruttura europea di ricerca ICOS fornirà un importante contributo di informazioni e conoscenze al servizio dell'impegno europeo e globale, verso l'ottenimento di sicuri obiettivi di mitigazione dei cambiamenti climatici. È quindi d'importanza straordinaria che ICOS abbia ottenuto lo status di ERIC e che questo sia avvenuto proprio alla vigilia della COP21 di Parigi, portando un nuovo, chiaro messaggio dell'Unione Europea circa i propri impegni sugli obiettivi che riguardano il tema delle emissioni.”
ICOS in Italia - Il Ministero di riferimento per ICOS in Italia è il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. In particolare, la partecipazione della ricerca italiana alle attività di ICOS ERIC è realizzata attraverso l'impegno e il coinvolgimento di diversi centri di ricerca e Università tra cui il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'analisi dell'Economia agraria (CREA), l'Istituto Nazionale Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS), l'Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) della Val d'Aosta, la Provincia Autonoma di Bolzano, la Fondazione Edmund Mach (FEM), l'Università della Tuscia di Viterbo, l'Università di Sassari, l'Università di Padova, l'Università di Genova, l'Università Cattolica del Sacro Cuore, la Libera Università di Bolzano e l'Università di Udine. Il contributo italiano ad ICOS è rappresentato da numerose stazioni di osservazione e di rilevamento dati nelle tre componenti: atmosfera (con i siti di misura di Monte Cimone, Lampedusa, Potenza e Plateau Rosa), ecosistemi (con i siti di Castelporziano, Borgo Cioffi, Renon, Negrisia, Monte Bondone, Capodimonte, Arca di Noè, Bosco Fontana e Torgnon) e oceani (siti di Miramare, Paloma, E2M3A nel mare Ardiatico e W1M3A nel mar Tirreno). In aggiunta, l'Italia ricopre un ruolo di primaria importanza e visibilità coordinando ed ospitando (a Viterbo presso l'Università degli Studi della Tuscia ed il CMCC) l'Ecosystem Thematic Centre, il centro verso cui confluiranno tutti i dati dei siti ecosistemici di ICOS RI e che sarà responsabile del processamento e controllo qualità dei dati, degli sviluppi metodologici, della formazione e del coordinamento della rete. L'inaugurazione di ICOS ERIC si svolgerà a Bruxelles il 24 novembre.
Cos'è ICOS RI - ICOS è una infrastruttura di ricerca distribuita, che fornisce misure di alta qualità sul ciclo carbonio, sulle emissioni di gas serra e sulla loro concentrazione atmosferica a scala europea. ICOS RI integra reti di siti per il monitoraggio di gas serra in atmosfera, ecosistemi e oceani al fine di fornire basi osservative per la stima del bilancio europeo del carbonio e per analizzarne l'evoluzione. I siti di misura sono distribuiti tra l'Artico e il Mediterraneo per le componenti atmosfera e ecosistemi, e su piattaforme e navi nel Nord dell'Atlantico, nel Mediterraneo e nel Mar Baltico per le misure marine.
Ciascuna rete di siti è coordinata da un Centro Tematico (Thematic Centre) che è responsabile dell'integrazione e del trattamento dei dati, il controllo di qualità centralizzato, la formazione nell'ambito del network e la trasmissione dei dati. L'Atmospheric Thematic Centre (ATC) ha sede in Francia, l'Ecosystem Thematic Centre (ETC) ha sede in Italia con uffici in Belgio e Francia, mentre l'Ocean Thematic Centre (OTC) è in Norvegia. Ai tre centri tematici si aggiunge il Central Analytical Laboratory (CAL), con sede in Germania, responsabile per la fornitura di gas per calibrazione a tutti i siti ICOS e l'analisi chimica su campioni di aria prelevati nei siti atmosferici.