Energia: fusione, contratti per 85 milioni a progetto DTT
Lo rende noto l'Enea, che è fra i promotori del progetto, con Eni e consorzio Create
Hanno superato quota 85 milioni di euro le gare vinte per la realizzazione del progetto italiano DTT (Divertor Tokamak Test) sull'energia del futuro, quella generata dalla fusione nucleare che imita i progetti che avvengono nel cuore delle stelle. Il progetto si propone come collegamento tra i grandi progetti internazionali sulla fusione nucleare, come il reattore sperimentale Iter e Demo, il reattore che dopo il 2050 dovrà produrre energia elettrica da fusione nucleare. Lo rende noto l'Enea, che è fra i promotori del progetto, con Eni e consorzio Create.
Nella compagine azionaria entrano adesso, attraverso la sottoscrizione del 4% circa del capitale sociale ceduto dall'Enea, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), con l'1%, Politecnico di Torino (0,5%), il consorzio Rfx (0,5%), le università della Tuscia (0,5%), Bicocca (0,5%) e Roma Tor Vergata (0,5%). A breve, si legge nella nota, è atteso l'ingresso del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). La quota di partecipazione dell'Enea si attesta al 70%, quella di Eni al 25% e il Consorzio Create è all'1%.
L'investimento complessivo per il progetto Dtt è di oltre 600 milioni di euro, di cui 250 grazie a un prestito della Banca Europea degli Investimenti (Bei), che lo ha inserito tra i progetti strategici considerando le ricadute economiche, stimate in oltre 2 miliardi di euro, e la creazione di circa 1.500 nuovi occupati.
"L'ingresso di sette nuovi soci con elevate competenze scientifico-tecnologiche è un importante valore aggiunto per questo progetto sfidante e complesso", osserva il presidente dell'Enea, Federico Testa. Il progetto Dtt, ha aggiunto, "è la più importante infrastruttura di ricerca a livello nazionale prevista negli ultimi decenni".