Eureka! Una startup trentina recupera plastica dai mozziconi di sigaretta facendo business
La Re-Cig utilizza l'acetato di cellulosa contenuto nei filtri delle sigarette per produrre nuovi oggetti
Recuperare i mozziconi di sigarette tramutando un vizio ancora molto diffuso in utilità sociale e trasformandolo pure in un affare. È questa l’idea alla base dell’attività di una start up trentina, la Re-Cig, la quale partendo dalla raccolta delle “cicche” le trasforma in materiale plastico, acetato di cellulosa, utilizzando le sostanze contenute nei filtri delle sigarette per produrre nuovi oggetti. Lo fa fornendo un servizio esclusivo di recupero di questo rifiuto alle aziende, locali e luoghi pubblici, collaborando con le Pubbliche Amministrazioni e le società di gestione.
La nuova vita dei filtri
Tutto parte dai cosiddetti Smokers Point, posacenere di design realizzati con materiale di alta qualità e in conformità alle normative vigenti per la gestione dei residui di prodotti da fumo. Dalle cicche si ricava prima di tutto cellulosa di base, necessaria alle filiere della plastica. Come dire che un fumatore fa concorrenza a un’azienda chimica. La Re-Cig è l’unica azienda con brevetto per recuperare i residui delle sigarette. Una volta raccolti, i mozziconi vengono lavati, essiccati, miscelati con macchine alimentate da energie rinnovabili. Una nuova vita da riuso.