Tecnologia

Le giornate alla fiera di Piacenza confermano la vivacità tecnologica del settore. Oltre duecento gli espositori. La politica: «La transizione ecologica europea passi anche dall’idrogeno»

Sono stati oltre seimila i visitatori che nei tre giorni di Hydrogen Expo hanno varcato i cancelli della principale manifestazione italiana dedicata all’idrogeno, andata in scena nei padiglioni del Piacenza Expo. Giornate di lavoro, quelle piacentine, che nei numeri confermano la vivacità tecnologica del settore: duecento gli espositori ufficiali, 24 i convegni/workshop, 1530 gli iscritti come delegati ai convegni, oltre quaranta le associazioni di categoria presenti; cinque i patrocini istituzionali concessi, tra i quali quello del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Aeronautica Militare e dell’Enea; 38, infine, gli Ihta - Italian hydrogen technology awards assegnati.

Per l’onorevole Paola De Micheli (Pd) – che da ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti è stata madrina della prima edizione del Hydrogen Expo, tre anni fa – la kermesse è anche un momento di incontro con le realtà produttive del territorio: «Ho sempre pensato che una grande spinta per la transizione ecologica nel campo della mobilità passi per l’idrogeno, uno dei pivot sui quali investire per il futuro. Anche quest’anno sono tornata a Hydrogen Expo per vedere quali sono le evoluzioni e le innovazioni del settore», ha detto De Micheli. «Il percorso verso la decarbonizzazione è dettato dalla direttiva europea che vieterà entro il 2035 i motori diesel e tradizionali», ha osservato la senatrice Elena Murelli (Fi). «Ma quella direttiva porta sempre verso l’elettrico, quando invece noi siamo i primi a dire che non c’è solo l’elettrico, ma c’è anche, per esempio, l’alternativa dell’idrogeno. E questa fiera - ha concluso Murelli - è la dimostrazione che l’idrogeno può essere utilizzato come fonte alternativa per il trasporto su gomma, ferro ma anche navale e aereo».