Tecnologia

Uno studio di Nomisma Energia evidenzia il fatto che i fondi stanziati sarebbero poco efficaci. Intanto Nikola e General Motors hanno concordato una partnership per sfidare Tesla

La politica di incentivi per l'auto elettrica si starebbe rivelando "poco efficace e, dal punto di vista sociale, anche dannosa", perché distribuirebbe ricchezza a classi di reddito alte e la quota dei veicoli elettrici resterebbe marginale, al 2% di tutte le vendite ad agosto.
 
È quanto sostiene un'analisi di Nomisma Energia dal titolo “Scenari energetici, sostenibilità e automobili”. Lo studio indica come azioni "più efficaci" per ridurre le emissioni dannose sarebbero lo svecchiamento del parco auto, le limitazioni dell'uso del legno nel riscaldamento, le manutenzioni dei freni e del manto stradale, la pulizia delle strade. Nomisma Energia mette in guardia anche da un aumento accise sul gasolio, nell'ambito della revisione dei sussidi ambientalmente dannosi.
 
Accordo anti-Tesla - Nikola e General Motors hanno concordato una partnership per sfidare Tesla. La start-up di vetture elettriche ha comunicato che la casa automobilistica di Detroit sarà il suo partner per la produzione del pickup denominato Badger, a cui fornirà la batteria Ultium; il Badger dovrebbe entrare in produzione entro la fine del 2022. Inoltre, Gm rileverà l’11% delle azioni di Nikola, che vale circa due miliardi di dollari. La collaborazione prevede inoltre che Gm diventi il fornitore esclusivo di Nikola, al di fuori dell'Europa, per le pile a combustibile per i suoi camion.  Nel capitale di Nikola c'è anche il gruppo italo-statunitense Cnh Industrial, attraverso Iveco, controllato da Exor (che controlla anche Fca). Secondo la nota di aggiornamento della partecipazione in Nikola Corporation fatta da Cnh Industrial l'8 giugno 2020, la quota detenuta nel capitale è pari al 7,11%.