Parbleu! Parigi taglia gli incentivi ai diesel puliti
Il governo di Eduard Philippe ha ridotto da 2.000 a 1.500 euro gli incentivi per chi emette allo scarico non oltre 116 g/km di CO2; in precedenza il limite era di 122 g/km
Tempi duri per chi, in Francia, aveva deciso di acquistare una nuova auto diesel di ultima generazione: dal primo agosto il Governo di Edouard Philippe abbasserà drasticamente i limiti di emissioni che permettevano ai modelli 'verdi' di beneficiare del cosiddetto Premio alla Conversione (PAC). Secondo il decreto, scrive magazine Autoactu, rientreranno nell'elenco delle auto incentivabili solo i modelli che emettono allo scarico non oltre 116 g/km di CO2, mentre in precedenza il limite era di 122 g/km.
Gli incentivi verranno dunque erogati solo ad auto elettriche, ibride ma anche con motore termico che restano entro i 116 g/km e che non hanno un prezzo superiore a 60.000 euro. Vengono anche esclusi i diesel “puliti”, ma già immatricolati (rientranti nella valutazione Crit'Air2) che in precedenza potevano ottenere il PAC, mentre restano incentivabili i diesel Ctit'Air 2 nuovi purché immatricolati entro il primo settembre 2019. Anche i modelli flexi-fuel funzionanti a bioetanolo E85 beneficiano, nel calcolo della CO2, di un abbattimento del 40%.
A livello di contributi, non cambia quello di 2.500 euro per le auto elettriche e quelle ibride ricaricabili, mentre per i privati - con reddito fiscale inferiore o uguale a 13.489 euro - quello per le auto termiche scende da 2.000 a 1.500 euro. Da notare che il Governo francese prevede il raddoppio del PAC per che ha reddito molto basso (sotto 6.300 euro) o chi è classificato 'grande viaggiatore' percorrendo, per lavoro, oltre 20mila km/anno, con un incentivo di 5.000 euro per elettriche e PHEV e di 3.000 per gli altri modelli considerati 'verdi'. Nel primo semestre del 2019, il Governo francese ha erogato 465 milioni di euro per supportare la trasformazione del parco circolante.