Più elettrica, piccola e leggera, la sharing mobility continua a crescere
Alla micromobilità l’83% dei noleggi, Milano e Roma capitali di sharing. I viaggi realizzati in sharing sono cresciuti nel 2021 del 61%
La sharing mobility è in continua crescita nelle città italiane. Nel 2021 i livelli di utilizzo dei servizi di vehiclesharing (carsharing, scootersharing, bikesharing, monopattino-sharing) tornano a salire come nel periodo pre-pandemia: i viaggi realizzati in sharing mobility sono stati in tutto 35 milioni circa, + 61% rispetto al 2020 e il 25% in più del 2019 e l’83% dei noleggi avviene su un veicolo di micromobilità. La fotografia dell’Italia della sharing mobility è quella che emerge dal “Rapporto sulla sharing mobility”, presentato in occasione della 6° Conferenza Nazionale della Sharing Mobility, “Lesscars: drive the revolution”, organizzata dall’Osservatorio Nazionale sulla Sharing Mobility, che quest’anno analizza anche per la prima volta l’incidentalità nella micromobilità e la dimensione economica della sharing mobility. Il Rapporto anticipa anche le tendenze positive del 2022, che si prepara ad essere un anno ancora migliore del 2021, visto che l’insieme dei noleggi registrati dai servizi di sharing mobility cresce tra gennaio e giugno del 113% a Milano e dell’83% a Roma.
Le città dello sharing
Continuano a crescere anche le flotte di sharing mobility che diventano sempre più “leggere”, piccole ed elettriche, passano dagli 84,6 mila veicoli del 2020 ai circa 89 mila veicoli nel 2021, ripartiti tra monopattini (51%), bici (31%), scooter (10%) e auto (7%), mentre i veicoli elettici passano dal 63% al 77% nell’ultimo anno. La sharing diventa sempre più green, con il 94,5% dei veicoli in condivisione a zero emissioni. Cresce anche il fatturato del settore, arrivato a 130 milioni (+ 52% rispetto al 2020). Le città simbolo della sharing mobility continuano ad essere Milano e Roma, ma anche Palermo e Napoli stanno salendo all’interno delle classifiche, confermando quindi una crescita del settore nel centro-sud. La sharing mobility italiana afferma la sua posizione di vertice nel confronto con l’Europa, nell’European shared mobility index, tracciato da Fluctuo, con Milano prima città europea in termini di veicoli in sharing per abitante. In termini di numero assoluto di veicoli presenti su strada Roma è al quarto posto in Europa e Milano la segue al quinto; in Europa sono precedute da Parigi, Berlino e Amburgo. Milano è “medaglia di bronzo” per l’uso del bikesharing, dopo Parigi e Barcellona, mentre Roma è prima per la crescita dei noleggi in scooter sharing del 2022 rispetto a quelli del 2021.
L’economia
Dall’analisi economica della sharing mobility emergono due elementi importanti. Il primo è la crescita del fatturato complessivo del settore, arrivato nel 2021 a 130 milioni di euro circa e cresciuto del 52% rispetto al 2020. Il secondo è la comparazione dei costi della mobilità condivisa in relazione ai costi della mobilità privata. Un cittadino che usa più spesso la propria bicicletta in città, il trasporto pubblico e, all’occorrenza, una combinazione di servizi di sharing mobility, può ottenere un risparmio annuo fino a 3.800 € rispetto alla scelta di utilizzare abitualmente la propria auto. I soli costi fissi per il possesso di un’auto in Italia permetterebbero l’acquisto di 3 viaggi al giorno con diversi servizi di sharing mobility.