Raee, con happylamp il riciclo entra in parchi e musei
Gioco e interazione con il consorzio Ecolamp. Che prolunga a fine anno il servizio Extralamp: con quasi mille ritiri effettuati ha permesso di raccogliere circa trecento tonnellate di lampade fluorescenti bruciate
Il riciclo s’impara, divertendosi. Anche quello dei raee, i rifiuti hi-tech. Questa è la sintesi delle attività previste da Ecolamp, il consorzio senza scopo di lucro per la raccolta e il trattamento delle lampade fluorescenti bruciate, in otto tra le più importanti realtà del panorama ludico-educativo italiano.
Quattro parchi di divertimento – Gardaland, Minitalia Leolandia, Oltremare, Mirabilandia – e quattro musei – A come ambiente di Torino, Immaginario scientifico di Trieste, Explora il Museo dei bambini di Roma e Città della scienza di Napoli – dislocati sul territorio nazionale fanno da cornice ai giochi, momenti ludici, video animati che Ecolamp ha ideato per coinvolgere e intrattenere il pubblico di famiglie, adulti e bambini che li visiterà. Il progetto happylamp rappresenta la naturale evoluzione dell’impegno educativo che Ecolamp ha manifestato anche attraverso l’organizzazione di Lamp&Rilamp, per esempio, la mostra polisensoriale itinerante che in tre anni ha permesso di raggiungere trenta città italiane e coinvolgere quasi 50mila tra famiglie e scuole. Perché, come spiega Fabrizio D’Amico, direttore generale del consorzio, “rendere il messaggio divertente contribuisce a favorire l’apprendimento e il ricordo nel tempo”.
E non è tutto. Ecolamp ha deciso di prolungare Extralamp fino a dicembre 2012: il servizio, ideato per offrire al mondo professionale il ritiro gratuito delle sorgenti luminose di nuova generazione giunte a fine vita, ha dato finora risultati molto positivi. In questa prima parte dell’anno, infatti, i quasi mille ritiri effettuati hanno permesso di raccogliere circa trecento tonnellate di lampade esauste in tutta Italia.
Le lampadine, ricordano gli esperti, sono poi trasportate agli appositi impianti di trattamento dove le diverse componenti (vetro, alluminio, plastiche, mercurio, e così via) vengono trattate per il reimpiego come materie prime seconde e inertizzate per annullarne il potenziale inquinante.
La richiesta di ritiro avviene con registrazione sul sito www.ecolamp.it/extralamp.