Ricerca, lavoro, smart city: l’Europa lancia un bando da 8,1 miliardi
E in Italia al via la consultazione pubblica di DigitPa
È l’ultimo e anche il più grande bando per progetti di ricerca quello lanciato in queste ore dalla Commissione europea nell’ambito del suo Settimo programma quadro (2007-2013). La gara, presentata a Bruxelles dalla commissaria Maire Geoghegan-Quinn, conta su un investimento di 8,1 miliardi di euro e chiama a raccolta i migliori cervelli, le istituzioni di ricerca e le imprese piccole e grandi sui principali temi per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione dell’Unione.
Il bando servirà a sostenere progetti e idee che daranno impulso alla competitività dell’Europa e affronteranno questioni cruciali come le smart city, l’agenda digitale, l’Ict, la salute e gli studi sul cervello, la protezione dell’ambiente, le rinnovabili e il reperimento di nuove soluzioni alle crescenti sfide legate all’urbanizzazione e alla gestione dei rifiuti. I finanziamenti sono aperti a organizzazioni e imprese in tutti gli stati membri e nei paesi partner e costituiscono la parte del leone rispetto al bilancio della ricerca Ue proposto per il 2013, pari a 10,8 miliardi di euro.
“Se l’Europa vuole continuare a competere nel 21esimo secolo, dobbiamo sostenere la ricerca e l’innovazione che genereranno crescita e posti di lavoro ora e in futuro”, ha sottolineato la commissaria Geoghegan-Quinn.
Alla presentazione del bando a Bruxelles era presente il ministro dell’Istruzione, università e ricerca, Francesco Profumo. Che ha annunciato – è la prima volta per un ministro della ricerca italiano – la nascita di una governance italiana “completamente rinnovata” nella competizione sui fondi europei. Sempre in Italia, dal 3 luglio al 19 agosto è attiva la consultazione pubblica telematica sul documento “Raccomandazioni alla pubblica amministrazione per la definizione e sviluppo di un modello tecnologico di riferimento per le smart city”. Elaborato da DigitPa, il documento delinea un’ipotesi di governance del sistema delle città intelligenti e prospetta un approccio metodologico in ambiti specifici come, per esempio, la mobilità, la sicurezza pubblica urbana, la e-education e l’e-government.
I contributi allo schema di documento possono essere inviati via e-mail a [email protected] entro il 31 luglio.