Rimini Fiera al fianco del nuovo Osservatorio innovazione e tecnologia per la green economy
Per Simone Castelli, intervenuto a Roma alla presentazione, “Ecomondo e il sistema di fiere nate in questi 18 anni sono la vetrina dell'eccellenza italiana pronta ad essere valorizzata da alleanze strategiche"
Un'impresa italiana su quattro è green oriented e l'Ecomondo di Rimini Fiera, da 18 anni ribalta fieristica testimone e protagonista di questa evoluzione, valorizza un sistema industriale che d'ora in avanti sarà monitorato dall'Italian Council for Eco Innovation, l'Osservatorio Innovazione e Tecnologia per la green economy.
Nato per incentivare questo potenziale verde made in Italy e darne visibilità anche verso gli investitori e i mercati internazionali, l'Osservatorio è frutto di un partenariato tra il Ministero dell'Ambiente e la Fondazione per lo sviluppo sostenibile con il supporto dell'Ice-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane.
Alla presentazione dell'Osservatorio che si è svolta a Roma è intervenuto per Rimini Fiera il direttore della business unit di Ecomondo, Simone Castelli: “Condividiamo pienamente la mission dell'Osservatorio - ha commentato - con il suo primario obiettivo di individuare e sostenere i settori tecnologici più avanzati per loro percorso di internazionalizzazione. Ecomondo è uno strumento di questa strategia, ogni anno mette in vetrina l'innovazione tecnologica delle 1200 imprese leader e organizza una piattaforma di business utile allo sviluppo del sistema”.
Castelli ha sottolineato che, fino a 3 anni fa, le piccole medie imprese coinvolte nel settore rifiuti vantavano una quota di export pari al 30% e solo un 15% delle imprese presenti in fiera erano orientate ad affrontare in modo strutturato i mercati emergenti. Oggi è chiaro il radicale cambio di rotta: la quota di export sale ogni anno, così come il numero di imprese interessate ad accordi internazionali e particolarmente attive nel frequentare i business meeting che Ecomondo organizza coi buyer internazionali nelle settimane precedenti la fiera. Ma per avere successo in questa direzione sono necessarie strategie di sistema.
“Fare sistema, presentarsi sui mercati emergenti con politiche comuni - ha concluso Castelli - è la grande sfida che ci attende ed è la vera risposta che le imprese ci chiedono. È quindi fondamentale operare insieme, generare operazioni che vedono pienamente e sinergicamente coinvolte tutte le istituzioni. A novembre attendiamo oltre 90mila operatori da tutto il mondo, in particolare dell'area Euro-Mediterranea nella quale la manifestazione ha assunto un ruolo guida. È una straordinaria occasione di sviluppo e di business”.
Ad Ecomondo 2014, nelle prime due giornate di fiera, torneranno gli Stati Generali della Green Economy con a tema “Imprese e lavori per una green economy”. Nel corso dei primi incontri al Ministero dell'Ambiente, di concerto col Ministro Gian Luca Galletti e con la Fondazione Sviluppo Sostenibile nel ruolo di perno del coordinamento generale, sono state delineate le linee guida del lavoro in vista delle giornate riminesi, particolarmente significative anche alla luce del semestre UE a guida italiana.