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​Smog e mobilità sostenibile, un sondaggio rivela: gli italiani divisi su cosa fare

where Milano when Mer, 18/04/2018 who redazione

Legambiente presenta le ricette per la mobilità verde della città futura nel volume “Green Mobility”, curato da Andrea Poggio

andreapoggioscrittore.pngGli italiani sono divisi sui provvedimenti da attuare per limitare il problema dell'inquinamento: il 46% è preoccupato al punto di chiedere maggiori limitazioni alla vendita e alla circolazione di mezzi inquinanti, il 48% considera invece inutili ulteriori limitazioni. Il 17% degli italiani dichiara agli intervistatori di conoscere e di aver tenuto in considerazione anche le posizioni in tema ambientale espresse dal proprio partito per scelta di voto. È quanto emerge dal sondaggio che Lorien Consulting ha condotto per Legambiente, la terza rilevazione semestrale del proprio Osservatorio sulla Mobilità nuova e sostenibile, dal quale si apprende che nell'ultimo semestre cala del 12% l'uso quotidiano dei mezzi pubblici (utilizzati dal 52% dei cittadini), aumenta del 3% la sharing mobility (la usa il 13% degli italiani). L'auto privata fa ancora la parte del leone, usata dall'89% della popolazione (+2% nel semestre).

Il sondaggio è stato presentato in occasione della presentazione del volume "Green Mobility" di Legambiente, curato da Andrea Poggio, che punta sull’uso di auto private elettriche, sistemi di sharing mobility sempre più articolati e semplici da usare, mezzi pubblici con corsie riservate, con tempi affidabili e aggiornamenti sugli smartphone, strade e piazze libere dalle auto e quindi sicure per gli spostamenti a piedi e in bicicletta, ma anche per ripiantare alberi.

"In un paese con 38 milioni di auto private, neanche 100mila autobus e 6mila auto in car sharing, la notizia è la crescita della sharing mobility", commenta l'autore Andrea Poggio. A suo avviso "anche l'Europa dovrebbe introdurre 'quote obbligatorie' di mercato di veicoli elettrici, come fanno la Cina, la California e altri dieci Stati USA".

Legambiente chiede all'Europa e all'Italia quote progressivamente crescenti di ZEV (veicoli a zero emissioni), sino al 100% dopo il 2030. Accompagnate da divieti di circolazione sempre più severi per i veicoli a combustione nei centri città (Firenze da 2020, Roma dal 2024) e poi in tutte le aree urbana inquinate (Milano dal 2015). Divieto di circolazione di tutte le auto a combustione al 2040, dieci anni dopo l'ultima vendita di auto nuove a combustione.

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Legambiente, sharing, mobilità elettrica, zev, lorien consulting, mezzi pubblici
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